In merito agli ultimi accadimenti matesini, l’associazione culturale “Togo Bozzi” chiarisce quanto segue:
1- i tecnici qualificati dell’Ispra hanno inserito giustamente il Comune di San Lupo nel Parco Nazionale del Matese, dal momento che il trenta per cento del territorio sanlupese ricade naturalmente nell’Area SIC Monte Mutria IT8020009;
2- la perimetrazione definitiva del Parco, puntualmente redatta dai suindicati Organi scientifici del Ministero dell’Ambiente, ha, di fatto, ricalcato i confini naturalistici dell’area matesina, includendo ovviamente i territori già salvaguardati dalla “Rete Natura 2000”, ossia dal principale strumento operativo dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, in linea con la considerazione tecnico-normativa riservata sia alle Aree SIC (Siti di Interesse Comunitario) che alle Zone di Conservazione (ZSC) e Protezione Speciale (ZPS);
3- detta valutazione peritale ha evidenziato, fra l’altro, l’esistenza del corridoio naturalistico Sepino-Morcone-Pontelandolfo- San Lupo-Guardia Sanframondi, quale elemento ambientale di pregio capace di collegare tutti i territori presenti nella predetta Area SIC Monte Mutria IT8020009, in ottemperanza a quanto previsto dalle disposizioni normative comunitarie;
4- il Consiglio Comunale di San Lupo nel mese di febbraio del 2019, prendendo atto del voluminoso lavoro prodotto dagli Organi ministeriali, ha deliberato in modo unanime la convinta adesione al Parco Nazionale del Matese.
Per le precisate ragioni, nessuna contorsione amministrativa di stretta rilevanza locale può pregiudicare i diritti e gli interessi legittimi dell’intero Comprensorio, anche perché la perimetrazione scientifica fissata dai tecnici dell’Ispra garantisce la piena salvaguardia del corridoio naturalistico matesino con la permanenza della pregevole area montana di Cerreto Sannita e Guardia Sanframondi nel Parco Nazionale, in linea, oltretutto, con la necessità di valorizzare concretamente il patrimonio archeologico, naturalistico, paesaggistico e geologico rappresentato sia dalla “Leonessa” che dalle “Morgie guardiesi”, vale a dire uno straordinario scenario ambientale ammirato e riconosciuto dagli studiosi provenienti da ogni angolo d’Italia.
Concludendo, l’associazione sannita “Togo Bozzi” invita tutti a rispettare i disposti normativi, dal momento che i Comuni storici del Comprensorio interregionale stanno perdendo ingenti finanziamenti ordinari e straordinari a causa dell’incredibile congelamento subito dalla legge istitutiva del Parco Nazionale del Matese, finanziata dal Parlamento della Repubblica sin dal dicembre del 2017.
Domenico Rotondi – Associazione Togo Bozzi
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