Sarà presentato il contenuto del progetto ‘Valle Telesina: crocevia dei sapori mediterranei.  Una terra dal ricco paniere Pat’. L’appuntamento è programmato ad Amorosi (presso  l’Auditorium Comunale) per venerdì 14 luglio, alle ore 21.00. Prevista la partecipazione di  Adele Iadevaia (dietologa) e dei sindaci delle nove realtà che partecipano al progetto:  Carmine Cacchillo (Amorosi, ente capofila), Giovanni Parente (Cerreto Sannita), Clemente  Di Cerbo (Dugenta), Nino Lombardi (Faicchio), Pasquale Viscusi (Frasso Telesino),  Rossano Insogna (Melizzano), Francesco Maria Rubano (Puglianello), Pompilio Forgione  (Solopaca), Giovanni Caporaso /Telese Terme). L’incontro sarà moderato dal giornalista  Pasquale Carlo. 

L’iniziativa rientra nell’ambito delle azioni mirate alla promozione della Dieta Mediterranea e  finanziate e coordinate dall’Assessorato all’Agricoltura in attuazione dell’art. 19, comma 1,  della L.R. 38/2020 che prevede l’istituzione di poli per la valorizzazione della cultura  enogastronomica mediterranea. Dieci progetti che coinvolgono oltre quaranta realtà  comunali della Campania, il cui obiettivo è quello di esaltare i Prodotti Tradizionali  Agroalimentari, paniere di cui la Campania è grande protagonista in termini di sapori e  sapere.  

Il progetto in questione coinvolge il cuore della Valle Telesina, fertile vallata nonché luogo  ideale anche per lo svilupparsi di un regime alimentare legato alla Dieta Mediterranea,  riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. 

Questo particolare racconto percorre tre “vie”, quelle disegnate dall’ulivo, dal grano e dalla  vite, vale a dire le tre colture più diffuse da secoli in Europa meridionale, i cui frutti  costituivano la base dell’alimentazione degli antichi popoli del Mare Nostrum e che  continuano a costituire i pilastri del modello alimentare mediterraneo. Lungo questo  percorso prendono forma saporiti Prodotti Agroalimentari Tradizionali, che vanno a  ricongiungersi in un interessante “crocevia”: – La via del grano, con le paste fatte in casa (i Carrati e i Curriul di Cerreto Sannita) e le chicche dei forni (la ‘Nfrennula di Dugenta); La via 

dell’olivo, con il condimento delle feste (l’Olio EVO di Frasso Telesino e Faicchio) e le  chicche della dispensa (l’oliva Vernacciola di Melizzano); La via della vite, con il vino delle  feste (il Vino Cotto di Solopaca) e le chicche di biodiversità (l’uva lengue de femmina di  Amorosi e Puglianello). Infine il crocevia costituito dall’Acqua minerale di Telese (Telese  Terme), apprezzata acqua da tavola, dall’odore caratteristico ed inconfondibile, gradevole  da bere per il gusto unico e frizzante dovuto alla naturale presenza di anidride carbonica e  idrogeno solforato. 

Si tratta di un’iniziativa che alla ripresa delle attività didattiche coinvolgerà il mondo della  scuola, entrando negli istituti scolastici del territorio, in particolare nelle scuole primarie. Un  impegno che non mira solo ad educare, ma anche a far maturare la consapevolezza che  oggi, più che mai, l’atto di cibarsi non è solo una scelta di sopravvivenza, ma costituisce  anche un atto di etica. L’obiettivo è far focalizzare l’attenzione su quei cibi ottenuti seguendo  la logica “from farm to fork”, invitando così a privilegiare nelle scelte quotidiane quei cibi  prodotti nel rispetto dell’ambiente e con tecniche sostenibili, specificità che connota il ricco 

paniere Pat della valle telesina e titernina. Il tutto sprizzando l’occhio anche alle opportunità  turistiche insite in queste ricchezze gastronomiche del territorio, capaci di stimolare viaggi  sensoriale che accompagnino alla riscoperta di antichi sapori. 

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