Si è tenuta nella giornata di ieri a Pietraroja, presso la caratteristica location della chiesa di Santa Maria Assunta, la presentazione del libro “Oltre i confini della speranza” (Edizioni 2000diciassette) della giovane sannita Chiara Paciello e la tavola rotonda contro il bullismo.

Una manifestazione fortemente voluta dal presidente provinciale UsAcli Alessandro Pepe, dal consigliere provinciale Immacolata Petrillo in rete con la casa editrice sannita Edizioni 2000diciassette guidata dalla presidente Maria Pia Selvaggio e con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Pietraroja.

La tavola rotonda è iniziata con i saluti istituzionali del padrone di casa Don Donatello Camilli e del consigliere provinciale UsAcli Immacolata Petrillo per poi proseguire con la lettura di alcuni brani significativi tratti dal libro “Oltre i confini della speranza” dell’autrice Chiara Paciello.

La giovane autrice di origini frassesi ha consegnato ai presenti una testimonianza cruda sul bullismo subito, raccontandosi davanti ad una platea alquanto commossa. 

Sono poi intervenuti Roberto Ghiaccio, docente dell’Università Unifortunato sede di Benevento con un esame attento e minuzioso del bullismo come fenomeno sociale e psicologico; Christian D’Occhio, docente e referente della casa editrice Edizioni 2000diciassette, che ha raccontato la sua esperienza di docente sempre in prima linea accanto alle problematiche dei ragazzi; Luisa Faiella, avvocato penalista e delegata regionale di Gens-Nova, che ha consegnato un forte appello dedicato a tutte le vittime di bullismo affinché il loro grido di dolore non sia solo una goccia nel mare. Ha concluso i lavori Annarita Del Donno presidente Spazi@perto APS con un invito alle comunità, alla scuola e alle associazioni di mettere in campo una strategia progettuale e interdisciplinare sul bullismo. Ha moderato l’incontro la scrittrice e blogger Teresa Morone.

Ma chi è Chiara Paciello: nasce a Maddaloni nel 2001, studia presso l’istituto alberghiero di Castelvenere per qualche anno, dopodiché interrompe gli studi a causa di un problema di salute. Sin da bambina si dimostrava introversa e non aperta al mondo. In questo modo inizia a nutrire una forte passione per la scrittura in quanto l’aiutava a liberarsi del grande peso che l’affliggeva.

Pubblica il suo primo romanzo nel 2020: “Oltre i confini della speranza” per una rivincita contro sé stessa.

Il suo motto è: “Ricominciare è il verbo più affascinante che esista in quanto implica la possibilità di “cominciare” laddove si ha avuto paura di finire.”

 

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