Un ricco programma attende i visitatori delle due Oasi WWF Sannite: la prossima domenica, 29 maggio, le Giornate delle Oasi WWF 2022 si svolgeranno nell’Oasi Montagna di Sopra a Pannarano e in quella del Lago di Campolattaro.

Into the Wild” è lo slogan della giornata nell’Oasi Montagna di Sopra: l’appuntamento è presso il rifugio “Acqua delle Vene” (1185 m.) alle 9:00, con la presentazione della giornata e un caffè di benvenuto. Successivamente, trasferimento (per 2 km) alla località “Canale della Neve” per la visita guidata. Una ripida ascesa verso la cresta del Partenio (“Ciesco Bianco” a 1589 m slm) alla scoperta delle antiche “neviere” e del territorio del lupo. Panorama a trecentosessanta gradi con vista del massiccio del Taburno-Camposauro, del Matese, del Vesuvio e del Golfo di Napoli. 

Il percorso ha lunghezza di 4,0 km con dislivello di 369 m, e la durata complessiva dell’escursione è di circa due ore e mezza.

Durante la giornata, videoproiezioni sulla biodiversità dell’Oasi e del Partenio con immagini e video spettacolari di panorami, habitat, animali, alberi e piante rare realizzate nel territorio dell’Oasi. Nel pomeriggio, dopo il pranzo conviviale, osservazione delle piccole larve di salamandra pezzata e dei girini di rana appenninica.

Dalla vetta del Partenio al Lago di Campolattaro: nella zona umida tra Campolattaro e Morcone la giornata è dedicata ai migratori: si inizia con una presentazione curata da esperti ornitologi, e seguono le visite guidate nell’area protetta.

Sarà poi possibile gustare un aperi-pranzo con prodotti tipici locali. Nel pomeriggio, alle 18:00, il concerto del chitarrista Giovanni Nazzaro.

L’ingresso alle Oasi è gratuito in occasione della giornata delle Oasi. Per le altre attività (consumazioni, spettacolo musicale) è gradito un contributo per sostenere l’Associazione, che al momento gestisce le aree senza alcun sostegno finanziario. È consigliabile prenotare per consentire ai volontari di gestire al meglio gli eventi.

I programmi dettagliati delle giornate delle Oasi WWF sannite sono disponibili nei siti e nei canali social dell’Associazione e delle Oasi, su Facebook ed Instagram:

wwfsannio.wordpress.com 

rifugioacquadellevene.blogspot.com

Oltre che luoghi meravigliosi, le Oasi sono il più grande progetto di conservazione del WWF in Italia, da oltre 50 anni: dalla prima, storica Oasi del Lago di Burano in Toscana alle 100 aree attuali, le oasi WWF svolgono un ruolo centrale per difendere migliaia di specie, fare educazione in natura e promuovere uno sviluppo davvero sostenibile.

L’Oasi Montagna di Sopra di Pannarano, 312 ettari nel cuore del Parco Regionale del Partenio, è caratterizzata dalla foresta caducifoglia montana tipica dell’Appennino in cui domina il faggio e l’agrifoglio, con tasso e ontano napoletano. La flora è ricca di specie endemiche, come la Saxifraga porophilla, la Viola pseudogracilis, la Rosa alpina e il Giglio martagone, simbolo dell’Oasi. La fauna comprende la Salamandra s. gigliolii, una sottospecie endemica della Salamandra pezzata, una 70ina di specie di uccelli nidificanti tra cui poiana, sparviere, falco pellegrino, gufo reale e corvo imperiale. I pipistrelli contano otto specie nella Grotta carsica di “Mattiuccio”. Tra i mammiferi lupo, volpe, donnola, faina, tasso, cinghiale e vari micromammiferi del bosco.

L’Oasi Lago di Campolattaro è una importante zona umida (Zona di Protezione Speciale UE) intorno all’invaso artificiale del Tammaro. L’ambiente si caratterizza per il bosco igrofilo di salici, pioppi e ontani, le aree palustri con cannuccia di palude e tifa, i boschi misti di cerri e roverelle con aceri, ornielli, sorbi e carpini, gli ambienti prativi di media collina. Tra distese di ginestre fioriscono narcisi, viole, pratoline e molte orchidee. L’avifauna è ricchissima, con almeno 100 specie nidificanti ed altrettante di passo o svernanti: la colonia di nidi di aironi e cormorani (cosiddetta “garzaia”) è tra le più importanti del sud Italia e ospita, inoltre, anche svasso maggiore, folaga, piro piro piccolo, germano reale; nei dintorni gruccione, averle, nibbi e tante altre specie. Numerosi anche i mammiferi, tra cui spicca la lontra, ma la biodiversità dell’oasi è in continuo aumento a causa della lenta evoluzione del paesaggio in tutta l’area espropriata per la realizzazione dell’invaso.

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