
E’ iniziato da pochi giorni il confronto del Comitato Promotore con la Commissione
europea, attraverso il ministero delle Politiche Agricole, per la proposta di
riconoscimento dell’IGP “Olio Campania”. Confagricoltura ha sostenuto fin dall’inizio
questo progetto impegnandosi nella definizione del disciplinare e nella preparazione
della documentazione a sostegno dell’istanza.
“La nostra regione è da sempre fortemente vocata alla coltivazione dell’olivo – ha
affermato il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano – e la
reputazione della denominazione “Olio Campania” poggia su un legame antico:
riferimenti e reperti storici fanno risalire la sua produzione addirittura al VI-VII secolo
a.C. E questo legame tra il nostro territorio, l’olivo, l’olio e la cultura è ancora forte e attuale”.
“Questo riconoscimento – prosegue Marzano – oltre a rappresentare un attestato
all’impegno ed alla reputazione di tanti olivicoltori della nostra regione, distinguerebbe
l’eccellenza del nostro olio, già conosciuto ed apprezzato proprio per le sue
peculiarità”.
Oggi la Campania è nota, a livello internazionale, per il suo olio extra vergine,
caratterizzato da un fruttato di oliva nel quale è sempre possibile riconoscere uno o
più dei seguenti descrittori: mandorla, carciofo e pomodoro. Questi, unitamente alle
note equilibrate di amaro e di piccante, contribuiscono a garantire l’apprezzamento e
la riconoscibilità dell’ “Olio Campania” dei consumatori sempre più esigenti in termini
di qualità.
La Campania, con il 6% circa del totale della superficie nazionale olivetata e un
patrimonio olivicolo di oltre 8,5 milioni di piante, si colloca al quinto posto nella
graduatoria delle regioni italiane. La produzione media rappresenta l’8% di quella
nazionale.