Il Presidente della Provincia di Benevento ha ripreso le Conferenze
webinair per la redazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo del
Sannio (CIS).
Dopo i rappresentanti degli Enti locali sanniti ascoltati nei giorni
scorsi, il giro di consultazioni ha coinvolto, nel confronto odierno, i
rappresentanti delle Associazioni e degli Operatori del mondo
dell’artigianato e del settore primario. Nei prossimi giorni seguiranno
le consultazioni con gli altri rappresentanti del mondo produttivo
locale.
Il Presidente Di Maria ha chiesto a tutti di partecipare al processo
redazionale del CIS presentando proposte e documenti di elevato valore
strategico. Il fine, ha spiegato Di Maria, è quello di intercettare le
risorse finanziarie messe a disposizione nei prossimi mesi sia dal
Recovery fund, sia dalla Programmazione settennale dell’Unione Europea
per le politiche di coesione territoriale. “Compito della Provincia è
quello di coordinare gli interventi sul territorio, individuando le
strategie di sviluppo più idonee per rilanciare lo sviluppo del Sannio;
ma la Provincia vuole anche contribuire ad alzare il livello del
dibattito in corso per avviare la ripresa. Noi intendiamo stimolare
l’intervento di tutti attori delle Istituzioni, della produzione e di
tutti i Soggetti che intervengono istituzionalmente nella gestione del
territorio; ma noi vogliamo anche tutti si sentano chiamati in causa
quali attuatori della strategia di sviluppo, cioé quali soggetti
protagonisti della rinascita di questa terra”.
Nel corso del confronto con i rappresentanti dell’artigianato è emerso,
con gli interventi di Annarita De Blasio ed Antonio Campese, il tema
dello snellimento delle procedure burocrazia che costituiscono un peso
per le piccole imprese, nonché un costo gestionale assai forte che
risulta quasi intollerabile in particolare nelle aree interne. E’
inoltre emerso che l’artigianato, con le qualità di eccellenza di molte
delle sue produzioni, peraltro note anche a livello internazionale,
unitamente alle qualità esclusive degli altri comparti produttivi e
dello stesso ambiente e paesaggio locali, possono costituire altrettante
opzioni da valorizzare nel contesto di una politica di sviluppo
turistico. Peraltro, politiche di tutela e sviluppo dell’artigianato
possono aiutare a combattere il fenomeno della fuga dei giovani dalle
aree interne e contribuire a ridurre lo spopolamento dei piccoli borghi.
Ricco ed articolato anche il confronto con i rappresentanti delle
Associazioni e dei produttori del comparto agricolo. E’ venuta in
rilievo l’esigenza, rappresentata dal Vice Presidente nazionale della
Coldiretti, Gennarino Masiello, subito accolta da Raffaele Amore per la
Cia, Antonio Casazza per la Confagricoltura e Davide Minicozzi per
l’Associazione Allevatori, di una programmazione dello sviluppo che
possa salvaguardare il territorio da improbabili avventure industriali o
di siti di discarica o trattamento rifiuti che stuprano il territorio.
Si deve invece puntare sull’agroalimentare e sul turismo, due opzioni
peraltro complementari e funzionali tra loro e che, con l’indotto e con
le dinamiche che mobilitano, possono essere fattori di crescita. I
rappresentanti del comparto agricolo presenteranno alla Provincia una
proposta unitaria di programmazione.
Il Presidente Di Maria, concludendo i lavori odierni, nel confermare i
prossimi incontri virtuali con gli altri rappresentanti del mondo
produttivo sannita, ha auspicato che tutti i Soggetti coinvolti si
rendano protagonisti, con spirito costruttivo, di un lavoro comune a
favore di tutto il territorio, evitando personalismi e tatticismi: “è
necessario – ha detto Di Maria – riuscire a fare sintesi di tutti gli
strumenti, i progetti e le opportunità (come la Diga di Campolattaro,
l’Alta Velocità, etc.) e di tutte le idee per lo sviluppo. L’occasione
del Recovery è epocale; non possiamo sprecarla. In passato abbiamo
perso più volte il treno perché abbiamo preferito giocare alla battaglia
navale, cioé distruggere questa o quella proposta semplicemente perché
l’aveva fatta il nostro avversario politico. Questo non deve accadere
oggi”.
Contratto di sviluppo per artigianato e agricoltura
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