Con oltre 340mila nonni ospiti nelle case di riposo italiane è necessario stroncare ogni episodio di malasanità e violenza contro gli anziani. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) nell’esprimere apprezzamento per il blitz della Guardia di Finanza in una residenza per anziani a Palermo con quattro persone finite agli arresti domiciliari accusate di maltrattamenti, lesioni personali e violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Nell’ultimo mese – sottolinea Uecoop – sono già tre le case di riposo da nord a sud dell’Italia al centro di episodi di violenza contro i nonni.
I controlli e le verifiche delle forze dell’ordine e della magistratura sono una garanzia per gli ospiti, per le loro famiglie ma anche – continua Uecoop – per la stragrande maggioranza degli operati che nelle case di riposo di tutta la Penisola lavorano onestamente e si prendono cura ogni giorno con professionalità e attenzione degli anziani nonostante le difficoltà e i problemi legati al dilagare dell’emergenza Covid. Le residenze per la terza età sono al centro della pandemia – ricorda Uecoop – con i contagi da coronavirus sui luoghi di lavoro che quasi 7 volte su 10 (68,8%) avvengono proprio in residenze per anziani e disabili, case di cura e di riposo, istituti, ospedali, cliniche e policlinici universitari secondo un’analisi di Uecoop su dati Inail.
In una società come quella italiana dove ci sono oltre 4,4 milioni di persone con più di 80 anni l’emergenza Covid ha aggravato il bisogno di assistenza con la stragrande maggioranza del personale socio sanitario che nonostante i rischi – conclude Uecoop – continua a garantire servizio di alto livello e calore umano agli anziani ospiti costretti dalla pandemia a stare lontani dai parenti.