Eccoci qui, amici lettori, nel nuovo anno, finalmente arrivato dopo essere stato così a lungo atteso e desiderato. Un anno, si spera, migliore di quello terribile che ci ha appena lasciato, un anno di speranza di ritornare alla nostra rassicurante quotidianità.
La pandemia ha messo in crisi quel sottile equilibrio che lega due delle tre dimensioni che sono a fondamento della moderna democrazia: la libertà, intesa come realizzazione piena dei propri desideri, delle proprie aspirazioni, del proprio modo di essere e la fraternità, intesa come tener conto dell’Altro, della comunità entro cui si vive. Le limitazioni individuali e personali che abbiamo dolorosamente vissuto, e che continuiamo a vivere, sono il risultato di questa contrapposizione tra queste due dimensioni psichiche: di essere sia individui che desiderano in modo totale la realizzazione del proprio Sé sia “animali sociali”, individui immessi dentro un reticolo di relazioni sociali. Esiste l’Io solo perché esiste l’altro. L’Altro si è imposto in modo doloroso alla nostra attenzione emotiva e razionale, privandoci al contempo della nostra esistenza e degli altri. Il virus ha agito sulla nostra dimensione sensoriale: tutti i nostri sensi sono stati deprivati degli altri e così la nostra dimensione affettiva e sociale ha subito danni e profondi disorientamenti e un senso di vuoto e di ribellione si è impadronito dei nostri pensieri. Meccanismi di negazione della realtà si sono moltiplicati per reazione alla frustrazione di vivere in una dimensione innaturale, ma il negare non risolve il problema né allevia la sofferenza. Riscoprire l’altro nella sua concretezza, nei suoi bisogni, nelle sue esigenze è l’unico modo per uscire da questa tragedia entro cui siamo precipitati.
La riscoperta dell’Altro è il prezioso lascito di questa pandemia e se sarà realizzata allora l’anno appena passato non sarà passato invano.
Per il 2021 appena arrivato vi auguro, allora, amici lettori, di riscoprire voi stessi nell’altro e l’Altro in voi stessi, che il bene di tutti è il bene di ognuno. Il contrario non è mai vero.
Buon anno a tutti noi.
Angelo Mancini