È diventato ormai un classico, che ogni anno nel periodo estivo venga messo in evidenza la questione degli incendi boschivi quasi sempre dolosi, di tale annosa e irrisolta problematica.
Gli organi preposti e di Informazione, ci descrivono che migliaia di ettari di boschi vanno in fumo, provocando ingenti danni, nonché preoccupazioni anche alle abitazioni e quindi ai cittadini.
Poi, chiaramente arriva l’inverno, con frane, alluvioni, smottamenti ecc. ecc., e allora si riparla di prendere le dovute accortezze del caso.
Ma a nessuno, viene in mente nonché sollecitato più volte dal Sindacato diventando anche ripetitivo, nel ribadire il concetto di fare prevenzione costante, oltre a migliorare e rafforzare le strutture che svolgono tale servizio, ad iniziare al potenziamento e finanziamento certo e puntuale agli Enti Delegati – Comunità Montane e Provincia che hanno alle loro dipendenze i lavoratori idraulico-forestali, vere sentinelle del territorio. Essi, svolgono da sempre nonostante tutto ed in religioso silenzio il loro professionale servizio senza percepire un regolare stipendio.
L’esperienza maturata negli anni passati, dovrebbe insegnarci che una volta per tutte occorre agire prima. Invece, si aspetta sempre a quando l’evento, la calamità si ripresenta e si interviene come al solito, facendo solo sterile propaganda e si ricorre all’improvvisazione.
Come ribadito più volte, la natura ha i suoi tempi, non può attendere l’inerzia e la burocrazia!
Gli incendi boschivi di questi giorni nel territorio Sannita è stato oggetto di forte attenzione mediatica, provocando forte sdegno sulla vastità degli incendi, dei relativi danni provocati al territorio e soprattutto il numero degli interventi sugli incendi boschivi delle forze impegnate a tale servizio.
Ma ahimè, quasi sempre omettono, di menzionare gli artefici, gli uomini, quelli che concretamente e fisicamente entrano in azione in mezzo alle fiamme, le sentinelle del territorio, i LAVORATORI IDRAULICI – FORESTALI dipendenti degli Enti Delegati (Provincia, Comunità Montane e U.D.O. della Regione Campania), che svolgono da sempre tale servizio, con grande dedizione e professionalità. Questi lavoratori, esigono rispetto!
La FAI CISL, auspica che, a breve avvenga finalmente la soluzione di questa annosa situazione del settore forestazione, e sollecita un necessario riordino e una attenta ed adeguata rivisitazione dell’intero comparto, per dare finalmente certezze e stabilità ad un settore tanto utile per la tutela e la salvaguardia di un territorio bene comune, a cominciare dal rinnovo del CCNL Forestazione scaduto nel 2012.
Alfonso Iannace