Per ritrovare le origini dell’U.S. Telese Terme, bisogna risalire agli inizi degli anni 50 e ritornare ancora una volta “’ncopp’’o lavuozzo”, quel piccolo, grande luogo di incontro di diverse generazioni di ragazzi.
È proprio qui che un gruppo di giovani telesini si recava giornalmente per giocare a pallone, una delle attività più gettonate di quei tempi, ed è proprio qui che l’U.S. Telese Terme vide i suoi albori.
La storia calcistica telesina è costellata di diversi fatti e personaggi e, tuttavia, credo che il personaggio chiave e simbolo del calcio telesino sia stato Vincenzo Rapuano, detto anche “Viciénz’’o barbiere”.
Aveva trascorsi calcistici che risalgono agli inizi degli anni trenta, quando Vincenzo insieme ad altri amici, organizzò una squadra i cui lui giocava come portiere e che diventò ben presto una delle più forti di tutta la Valle Telesina e non solo. Tra i componenti si ricordano i fratelli D’Onofrio, Mario Frascadore, Diego Vallone, Nicola Macolino, Antonio Monti, Brignola, Clemente Affinito, Pasquale Manganiello, Vincenzo Vitale, Rossetti ed altri.
In quel tempo Vincenzo lavorava come apprendista barbiere a Napoli presso uno zio e quando ritornava la sera, insieme ad altri amici, intrattenevano i passanti con chitarra e mandolino. Il 26 marzo del 1939 si imbarcò sulla nave “Nazzaro Lauro” e partì volontario per la guerra in Africa, destinazione Africa orientale, e ritornò a Telese, dopo lunghe e drammatiche vicende, il 20 luglio dei 1946.
Dopo alcune occupazioni temporanee, decise di frequentare un corso di parrucchiere a Caserta dopodiché aprì un salone a Telese dove lavorò, insieme alla moglie Flora, per tutta la vita. Fu proprio nel periodo in cui si recava a Caserta che la sua vita da sportivo si intrecciò con quella di molti giovani telesini. Da quell’intreccio nacque l’U.S TELESE TERME.
Una sera ritornò da Caserta con una grossa valigia di cartone e la depose sul muretto del “ lavuόzzo”. Chiamò i ragazzi intorno a sé e la aprì. Dalla valigia, come un mago dal cilindro, cominciò a tirare fuori magliette, calzettoni, pantaloncini ecc. e con fare compiaciuto e sornione esclamò: tè tè, abbuffateve!!.
Le magliette erano a strisce rossonere, ma un po’ più strette rispetto a quelle del Milan; ciononostante i ragazzi, in onore di un grande club del calcio italiano, presero il nome di “diavoletti rossi”. Con questo nome si iscrissero al campionato di “Lega Giovanile”, riservato ai giovani di età compresa tra 10 e 18 anni, che allora rappresentava le categorie: esordienti, giovanissimi, allievi e juniores.
La squadra era composta dai seguenti giocatori:
- Portiere:
- Lorenzo Velardi;
- Terzini:
- Gabriele Di Mezza; ( ‘o luongo )
- Alfredo Di Fazio; ( ‘o delinquente )
- Biagio Lamberti; ( biasiello)
- Stefano Esposito; ( cacariéllo)
- Mediani :
- Giuseppe Tizzano;
- Giuseppe Cutillo; (pellicciόne)
- Mario Fasano;
- Lorenzo De Francesco; ( ‘o niro )
- Attacco :
- Goffredo Macolino;
- Lenuccio Candela; ( cannéla )
- Mario Di Mezza; ( ‘o pulicano )
- Filiberto Cutillo;
- Giovanni Ferri; ( ‘americano )
Nel primo anno sbaragliarono il campo terminando il campionato praticamente imbattuti con 20 vittorie e due pareggi su 22 partite. Ma anche negli anni che seguirono ottennero risultati eccellenti tali da suggerire l’iscrizione alla categoria superiore:
e siamo arrivati all’anno 1957 e alla nascita dell’U.S. TELESE TERME
Questo racconto l’ho realizzato in collaborazione con Goffredo Macolino, uno dei più attivi calciatori di quel tempo, scomparso alcuni anni fa a Padova in circostanze drammatiche. A Goffredo un pensiero e R.I.P.
Fine della prima puntata
Riccardo Affinito