2019 illustrazione di Giovanni Lombardi

Ecco 1l 2019; ecco un nuovo anno, un nuovo tempo, un nuovo inizio, nuove speranze, nuovi sogni, nuovi progetti, nuove opportunità.
Cosa augurarci allora per questo futuro che ci viene incontro?
Non la felicità, il più abusato, scontato e inflazionato degli auguri! La felicità è solo un’illusione , un modo per sopravvivere, un miraggio che ci spinge ad accettare l’esistente per un avvenire ideale.
Auguriamoci, invece, una vita vera, autentica, che ci fa sentire allo stesso momento vivi e sfrontati, teneri e determinati, dolci e forti, sereni e inquieti, seri e irrefrenabilmente allegri.


Buon anno, allora, ai contadini, agli artigiani, agli operai, a tutte quelle persone che con fatica, sudore, dolore, sacrificio, costituiscono il vero motore della vita e della storia.
Buon anno a chi con talento, tenacia, creatività, intuito, migliora ogni giorno il nostro mondo e il nostro vivere.
Buon anno ai dimenticati, a chi ha fallito e cerca una riscossa, a chi ha rinunciato e si è accovacciato nella sua tana e che crede che niente lo toccherà.
Buon anno agli ultimi, a chi si è perso, a chi ha bisogno degli altri per andare avanti, a chi non vuole più andare avanti.
Buon anno ai visionari, ai politici, agli imprenditori, che possono realmente migliorare il mondo.
Buon anno agli intriganti, agli intrallazzatori, agli imbroglioni, agli sfruttatori, perché non continuino a rendere il mondo cosi com’è.
Buon anno ai seminatori di odio, affinché dalle loro bocche esca un pensiero degno dell’umanità presente in ciascuno di loro.
Buon anno a chi ha fame e sete di giustizia, con l’augurio che venga saziato.
Buon anno a te, paziente e benevole lettore!

Angelo Mancini

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