Il 31 ottobre c.a. si terranno le votazioni per eleggere un nuovo Presidente e un nuovo Consiglio della nostra provincia di Benevento.
Saranno chiamati alle urne solo 936 cittadini, tra sindaci e consiglieri comunali della provincia beneventana, e dalle loro fila uscirà il nuovo parlamentino provinciale.
E i cittadini? Staranno paradossalmente e passivamente a guardare, come già accaduto in precedenza, l’affermarsi di un potere democratico non espressione della sovranità popolare.
La legge Delrio, numero 56 del 07 aprile 2014, che disciplina l’abrogazione delle province, di fatto elimina solo la consultazione popolare per il rinnovo della rappresentanza provinciale; governo e prerogative politiche rimangono .
E’ sorprendente che un democratico, un progressista, esponente di un partito, PD, che si richiama ai valori dell’antifascismo, del comunismo, del pensiero sociale cristiano, abbia di fatto esautorato il popolo e la sua sovranità a favore della classe politica libera, così, di determinare, attraverso l’esercizio del potere, il governo popolare di una provincia. Il potere non deriva più dal popolo sovrano, ma dall’esercizio del potere stesso, che pone il politico in una posizione privilegiata rispetto agli altri cittadini, annullando, di fatto, il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge.
Assistiamo, allora, al formarsi di cordate trasversali, di schieramenti spuri, di aggregati di bottega, di patti inconfessabili, a tradimenti della propria parte politica, a cose che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico.
La provincia rappresenta, nel nostro Paese, l’unica realtà autentica sia da un punto di vista culturale che sociale ed economico e per questo motivo i suoi abitanti dovrebbero avere il potere sancito dalla Costituzione di determinare il proprio governo, la propria storia, la propria economia. Invece tolleriamo, impotenti, che questo potere venga affidato a pochi, ai loro giochi di potere, a chi si arroga il diritto di sapere cosa serve ai cittadini.
E i partiti? Complici, secondo un principio che tutto ciò che è legale, o reso tale da loro stessi, è anche democratico. Più che baluardi sono tristemente divenuti dissuasori di democrazia.
Si continua ad ingannare il popolo….

Angelo Mancini

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