Il sindaco Mario Scetta: «L’avvio di questa azione di promozione del territorio coincide purtroppo con una vendemmia critica. Siamo sicuri che, come già successo più volte in passato, la comunità castelvenerese saprà rialzarsi più forte e competitiva»
Una delegazione maltese pronta a prendere il volo per far ritorno a Castelvenere. Gli amministratori comunali di Xewkija, cittadina dell’isola di Gozo, saranno a Castelvenere per partecipare al week-end dedicato a ‘La vendemmia dell’uva “camaiola” con i “gemelli” di Xewkija’, evento con cui il Comune castelvenerese intende presentare le tante iniziative che animeranno questo finale del 2018 e l’intero anno 2019 nell’ambito del prestigioso riconoscimento di ‘Città Europea del Vino 2019’ ottenuto da Recevin insieme ai Comuni di Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso.
Il programma prevede nella mattinata di sabato le visite alle aziende del territorio. Nel pomeriggio, alle ore 18.30, presso l’Enoteca Culturale di piazza San Barbato, si svolgerà il seminario/degustazione sul tema ‘Viticoltura mediterranea e cambiamenti climatici lungo la rotta Sannio-Malta’, con un confronto tra etichette prodotte in terra gozitana con quelle castelveneresi. All’appuntamento parteciperà il produttore maltese Anthony Hili (dell’azienda Massar Winery), mentre al bando dei degustatori siederanno Luciano Pignataro (giornalista), Nicola Matarazzo (curatore scientifico del progetto ‘Luoghi e protagonisti del risorgere del vitigno “camaiola”), Mariagrazia de Luca (delegata Ais Benevento) e Pasquale Carlo (giornalista).
La giornata di domenica offrirà una mattinata tra le vigne, con un’escursione che porterà gli ospiti maltesi a raggiungere contrada Foresta, dove ci sarà un momento dedicato alla raccolta dell’uva a cui farà seguito un pranzo contadino sull’aia. Nel pomeriggio, alle 18.30, sempre nella cornice dell’Enoteca Culturale, il sindaco castelvenerese Mario Scetta e quello di Xewkija, Paul Azzopardi, daranno i saluti ai sindaci della ‘Città Europea del Vino 2019’ e ai rappresentanti delle istituzioni e degli enti coinvolti nella fase di candidatura del territorio ‘Sannio Falanghina’. Prevista la partecipazione di: Floriano Panza (sindaco di Guardia Sanframondi), Carmine Valentino (Sant’Agata dei Goti), Pompilio Forgione (Solopaca) ed Erasmo Cutillo (Torrecuso); Antonio Campese (Camera di Commercio di Benevento), Libero Rillo (Sannio Consorzio Tutela Vini), Giuseppe Marotta (UniSannio) ed Erasmo Mortaruolo (consigliere Regione Campania). Saranno illustrati i contenuti e gli obiettivi che si prefiggono le attività messe in cantiere per l’intero corso del 2019 e sarà proiettato il video che è stato realizzato dai cinque Comuni a sostegno della candidatura.
«Purtroppo il caso ha voluto – dichiara il sindaco di Castelvenere, Mario Scetta – che l’avvio di queste importanti iniziative coincidesse con una vendemmia particolarmente triste per i viticoltori castelveneresi. Una vendemmia segnata dagli eventi avversi del 3 maggio scorso, che hanno condizionato una difficile gestione delle vigne, tanto che in alcuni casi si sono segnalate perdite anche nell’ordine dell’80-90% della media dei raccolti. Parliamo, ovviamente, di iniziative che mirano a sostenere la filiera, promuovendo i nostri vini di eccellenza e strutturando sul territorio una rete di accoglienza che possa finalmente far decollare un percorso turistico. Tutto questo non solo attraverso le iniziative programmate nell’ambito della ‘Città Europea del Vino 2019’ ma anche attraverso il progetto co-finanziato dalla Regione Campania, dedicato ai luoghi e ai protagonisti del risorgere del vitigno “camaiola”. Questo percorso intende affiancare lo sforzo che hanno messo in campo i produttori castelveneresi, mirati a trovare una definitiva soluzione all’annoso caso che condiziona negativamente la promozione del nostro vitigno a bacca rossa più importante, legato nel nome al vitigno di origini piemontesi barbera. L’Associazione Imbottigliatori Castelvenere – spiega Scetta – ha infatti avviato l’iter per ottenere l’autorizzazione ad utilizzare proprio il sinonimo “camaiola”, il nome di un vitigno di cui si trovano abbondanti documentazioni nella storia della vitivinicoltura di Castelvenere fino ai primi decenni del Novecento, per quanto concerne i vini a Denominazione di Origine ‘Sannio Barbera’. In ultimo ma non per ultimo, condivideremo diversi momenti della nostra importante programmazione con la comunità maltese di Xewkija, con cui siamo gemellati dal lontano 2002. Un vincolo di amicizia che vogliamo rafforzare attraverso la condivisione di buone pratiche, stimolando rapporti commerciali e, soprattutto, riflettendo insieme su quella che sarà l’impegno futuro che maggiormente condizionerà la coltivazione della vite nell’area del Mediterraneo: le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici. Queste le sfide in cui saremo impegnati alla guida di una comunità che lega da sempre la sua esistenza alla coltivazione della vite. Una sapiente e laboriosa comunità che è chiamata ancora una volta a superare un momento non semplice. Siamo convinti, così come successo nel passato, che i nostri viticoltori – conclude il sindaco – usciranno da questa fase critica ancora più forti. Il nostro impegno è quello di renderli più competitivi”.
Paquale Carlo

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedenteEurogronde sviluppo e lavoro: male la gara di esordio in coppa
Articolo successivoValle telesina, operazione “Movida Sicura”

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.