Da Realtà Sannita n° 2  1/15 febbraio 2018  pag.10  La SS 272, meglio cono­sciuta come la Telesina, la strada a scorrimento veloce che collega Caianello a Castel del Lago, cioè i due poli au­tostradali, continua ad essere fonte di gioie e dolori.

Le gioie, effimere, sono rappresentate dalle diverse decine di chilometri che si abbreviano per andare a sud dello stivale, nelle Puglie e oltre, per chi viene dal nord, quindi da Roma.

I dolori, reali questi, sono rappresentati dalle enormi difficoltà che si incontrano per il tracciato stretto e scon­nesso che non consente di oltrepassare, nella migliore delle ipotesi, gli ottanta chilo­metri all’ora.

E chi deve percorrere lun­ghi tratti per raggiungere mete lontane non può esserne certamente soddisfatto.

Questa strada, che rappre­sentò il contentino per il no­stro territorio dopo che negli anni Sessanta il ministro dei lavori pubblici dell’epoca, il democristiano Sullo (di Avel­lino) ci “rubò” l’autostrada che doveva passare da noi se­condo il progetto originario, po­trebbe ancora svolgere un’otti­ma funzione di collegamento se la si tenesse in seria considera­zione e se la si rendesse idonea.

In questi ultimi anni c’è stata per essa di certo un’attenzione politica maggiore, e questo gra­zie al cocciuto interessamento del sottosegretario alle infra­strutture, onorevole Del Basso De Caro.

La burocrazia italiana, si sa, anche nell’appalto ed esecu­zione delle opere pubbliche, è avvilentemente lunga e piena di ostacoli, per cui quasi sem­pre subentra la sfiducia e non si crede più all’iter di un’opera in corso se non quando si vede che si incomincia per davvero a lavorare, cioè a realizzare qual­cosa.

E’ il caso nostro, ed abbia­mo verificato con Del Basso De Caro come stanno le cose, specie ora che si avvicinano le elezioni e si corre il rischio che salti tutto. Non sarebbe la prima volta.

Ebbene, abbiamo saputo che questa strada è stata finanziata per un costo di 793 milioni di euro; che nei giorni scorsi il Consiglio superiore dei la­vori pubblici ha approvato il progetto esecutivo; che il sedici febbraio prossimo farà la stessa cosa il CIPE. Dopo di che sarà indetta la gara di appalto per la esecuzione del primo lotto: Benevento – San Salvatore Telesino.

Risposta secca questa del sottosegretario che non lascia adito a dubbi o incertezze sul­lo stato delle cose, per cui ab­biamo anche maliziosamente insinuato l’ipotesi del ” non se ne fa più niente” dopo le elezioni.

E anche qui una risposta secca. Del Basso De Caro ha detto che ha fatto di que­sta strada un fatto (politico) personale, un impegno che porterà comunque avanti con molta determinazione anche dopo le elezioni, da qualsiasi posizione dovesse occuparse­ne, “perché non si può con­sentire la mortificazione dei nostri territori che potrebbero vedere anche questa strada, unitamente ad altre opere che stiamo seguendo, come vola­no di sviluppo”.

CARLO FRANCO

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