Eccoci nell’anno nuovo, nel 2018. Doveroso,  allora, è fare gli auguri.

Buon anno ai boschi, sempre più devastati, distrutti dalle fiamme dell’industria dell’incendio.

Buon anno ai fiumi, sempre meno fiumi e più canali di scolo.

Buon anno alle strade, sempre meno strade e più gruviera.

Buon anno ai fossi cunettati, sempre più pieni di terriccio ed erbe e meno di acqua.

Buon anno alle piazzole di sosta, sempre meno luoghi di sosta e più di discariche.

Buon anno ai cigli erbosi, sempre meno erbosi e più cementificati.

Buon anno agli autovelox, sicurezza di reddito per molti comuni.

Buon anno alla Benevento- Caianello, la strada più fotografata d’Italia.

Buon anno ai suoi fotografi , soprattutto per  il prezzo della foto.

Buon anno ai rincari, che come Re Magi arrivano immancabili ogni anno.

Buon anno alla cometa della politica che immancabilmente li invia.

Buon anno ai politici, che devono affrontare le Forche Caudine delle elezioni.

Buon anno alle Forche Caudine, con la speranza che qualche politico rimanga a casa.

Buon anno alle case, che da secoli ci proteggono.

Buon anno ai ladri, che da sempre vogliono entrare con l’augurio che non ci riescano mai.

Buon anno alle nostre terre, che da sempre ci danno da vivere.

Buon anno a chi con fatica le lavora e le fa fruttificare.

Buon anno alle mani che silenziose, callose e sudate fabbricano la nostra vita.

Buon anno a chi non approfitta di loro per arricchirsi.

Buon anno a chi molto ama, perché molto gli sarà perdonato.

Buon anno a te, lettore!

Angelo Mancini

 

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