Qualche anno fa, in una mostra a villa Carlotta sul lago di Como, con dibattiti presso librerie e scuole superiori di Telese Terme e poi, sempre in mostra, a S. Maria di Leuca, Vallone  richiamava l’attenzione sullo scontro di civiltà: “ Attenzione c’è attenzione” un’opera di 10 quadri.

…ma le stragi sono continuate.

Sono i brutali impatti dell’uomo sui beni culturali, come nell’arte e come è accaduto al sito archeologico di Palmira in Siria da dove è iniziata la danza macabra culturale con i massacri umani che scuotono l’Europa per chi scappa da guerre e carestie.

E’ scontro tra il mondo occidentale e quello islamico.

E’ il segno dei tempi. Viviamo in un mondo che non sa “fare” più la pace.

La bellezza ne fa le spese, viene frantumata. Oltre a distruggere la bellezza di civiltà passate il piombo semina sangue sugli uomini dell’occidente.

…ed è ATTENZIONE..PERCHE’ …SE DOMANI…

Ora in mostra quei quadri si inchinano sulla propria metà nel segno della riverenza  e del profondo rispetto.

Viene coperta la parte inferiore dove è riportata per ciascuna opera la frantumazione, e dal retro compare un’amaca dondolante, leggera ma speranzosa, aggrappata a teorie di tasselli di piombo dalle quali gronda il rosso sangue della vergogna.

Il risvolto è sorretto da un filo ( appena ) rosso, tra nodi e anelli, che secondo una leggenda cinese è chiamato “ il filo del destino “ o, come si suol sussurrare in francese è il “ fil rouge “ a legare il patrimonio dei beni culturali alla storia dell’Umanità.

Telese Terme, maggio 2017 – qualche giorno dopo la strage del lunedì sera a Manchester e, nel cuore di ferragosto, a Barcellona…ATTENZIONE…

Vincenzo Vallone

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