Si terrà il 7 aprile, alle 10,30, presso la Sala Bove di Telese Terme, l’incontro di presentazione del Progetto “Campania bullying stop”, organizzato dall’IIS Telesi@. Il progetto, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto di fenomeni quali il Bullismo ed il Cyberbullismo e finanziato dal MIUR, prevede la costruzione di una piattaforma per la condivisione di buone pratiche, per il monitoraggio e lo studio dei suddetti fenomeni; la realizzazione di un piano di formazione, rivolto non solo ai docenti ma anche ai genitori ed ai collaboratori scolastici.
Si tratta di un importante traguardo per il Telesi@, spiega la Dirigente scolastica, prof.ssa Angela Maria Pelosi, poiché l’istituzione telesina coordinerà un piano di azioni a livello provinciale, caratterizzato dalla sinergia tra i dirigenti scolastici e la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Ambito Territoriale per la Provincia di Benevento, dott.ssa Monica Matano. Importanti partner del progetto sono: l’ASL BN, Distretto Sanitario di Telese Terme, U.O.S.DIPENDENZE PATOLOGICHE; l’Ordine degli psicologi della Campania, il Centro Studi Sociali Bachelet e l’Associazione “Casa nel Sole”. La formazione sarà rivolta, in particolare, a due docenti, un genitore, un collaboratore scolastico per ogni scuola di Benevento e provincia. Tali figure avranno come obiettivi: riconoscere gli indicatori del disagio generale e specifico alla base del fenomeno del cyberbullismo; muoversi, all’interno del proprio specifico contesto educativo (scuola o famiglia), lungo la polarità permissivismo vs. autoritarismo; conoscere le più attuali e diffuse strategie di contrasto a questo fenomeno e contribuire alla diffusione di una cultura del rispetto e di un atteggiamento sociale di cittadinanza responsabile. La scuola, pertanto, sarà ancora una volta il motore di una crescita e di un cambiamento dell’intera comunità sociale e istituzionale, ed il Telesi@, in particolare, la sede di una rinnovata attenzione alle relazioni umane oltre che un importante presidio di civiltà.
Maria Grazia Porceddu