La prima assoluta sarà nella magnifica cornice del Castello di Limatola – Bn -, nell’ambito di ‘Castello Fondente’, l’evento che si svolgerà nel centro sannita dal 24 marzo al 2 aprile, periodo nell’arco del quale Edizioni 2000diciassette proporrà la sua ultima creatura letteraria, e quindi, domenica 2 aprile, la presenterà ufficialmente in una serata ad hoc alla quale prenderanno parte diversi tra gli autori. Un partenariato importante quello tra l’evento del Castello di Limatola e la giovane casa editrice.
‘Je suis Chocolat’. Prepotentemente accattivante, sin dal titolo, la nuova antologia letteraria firmata Edizioni 2000diciassette (Collana Pietre – copertina di Giuseppe Esposito) nasce sotto la dolcezza e la sensualità dettate dal cioccolato, fondendosi con proiezioni letterarie di vissuti, ricordi, emozioni, sentimenti, passioni.
“Je suis Chocolat – spiega Maria Pia Selvaggio, direttore editoriale Edizioni 2000diciassette – è uno scrigno letterario dove vengono rappresentati il “piacere” e il “gusto” di scrivere. Gli autori, complici di una vitalità intima e di una confessione genuina, sono stati presi dalle fiamme dei ricordi più sognanti, più dolci, più sensuali. Ed anche lì dove, la poetica si scarna e diventa adorazione o rimpianto, si avverte la nobilitazione dell’amore, dei sensi, dei gesti, delle magiche e spensierate avventure. Un continuo fondersi tra timidezza letteraria e potente poetica. Ed appare magnifico – conclude – come dalla Spagna, dal nord e dal sud dell’Italia, soffermandoci tra versi in coreano e giapponese, e dal Sannio…parta un inno alla felicità e alla goduria dell’anima”.
Dalla quarta di copertina: ‘Sono racconti. Storie di uomini. Storie di donne. Densi e potenti, attraversano esistenze erose dal Tempo e scavano tra le pieghe dell’anima. Sono vite circolari, quasi mai rettilinee, si avvolgono su se stesse e spesso costruiscono nodi non più districabili. Gli Autori aprono i cassetti segreti dei personaggi, vi rovistano con prepotenza, ne traggono lo stupore che poi trascende nella narrazione. Tratteggiano statue inquiete, a volte con ironia, spesso con disegni più cupi ma sempre sanno inquadrarne debolezze, vizi, cedimenti e resurrezioni. Il Lettore non trova pace, viene trasportato nelle storie e in esse si confonde. Le sfumature dell’esistenza si ritrovano tutte nell’Antologia, virtù e miserie si aggrovigliano e suscitano nel Lettore sensazioni friabili ma che restano scolpite nella memoria’.
Ventidue autori e ventitré racconti: Flavio Ignelzi (Il resto è mancia); Teresa Morone (E se tu volessi); Federica Morolla (Calle del Arenal); Serena Artuso (Dissonanze); Loredana Massaro (L’angolo del Paradiso); Anna Guzzi (Il Mulino delle Ande); Domenico Mecca (Il castello che sa di cioccolato); Diego C. de la Vega (Il Sempiterno Maitre Chocolatier); Alfredo Martinelli (Immagini); Antonello Santagata (L’odore della cioccolata); Angela D’Agostino (Magia azteca); Gioconda Fappiano (Notturno, Amor vincit omnia); Pier Luigi Carlo Antonio Perrottelli (B&B); Anna Amalia Villaccio (Giulia); Paola Somma (Alfonso e Pupella); Patrizia Bove (Sognando l’America); Assunta Fiengo (Pane e cioccolata); Antonio Pellegrino (Filippo); Rosaria Martone (Un delizioso consolo); Alfonso Chisciano (La quinta stagione); Giuseppe Esposito (Adele); Je suis Chocolat di Maria Pia Selvaggio.
Maria Grazia Porceddu