I sottoscritti cittadini con la presente comunicano di aver costituito un comitato civico, legalmente rappresentato dal dott. Amedeo Ceniccola, domiciliato a Guardia Sanframondi in piazza Condotto n.9 e di aver promosso una Petizione Popolare con la quale chiedono di non modificare il regime di etichettatura dei vini attualmente governato dal regolamento CE n.607/2009.

In poche parole, la Commissione Europea vuole assegnare “l’origine controllata” sulla base solo degli uvaggi e non anche del territorio.     Pertanto, il Lambrusco, la Falanghina, l’Aglianico, il Nebbiolo, il Brachetto, il Fiano e tanti altri vini a denominazione si potranno produrre anche all’estero con un danno enorme per l’Italia che dal vino ricava circa 12 miliardi di euro e dà lavoro a circa 1,5 milioni di persone. Per dirla con l’on. De Castro, presidente della Commissione agricola del Parlamento europeo: “Tutti i vini che prendono il proprio nome dal vitigno, come Lambrusco, Falanghina, Aglianico, Barbera, rischiano di essere tolti dalla lista dei vini protetti nell’Ue”.

Se passasse il nuovo regolamento europeo sulle etichettature del vino faremo un’ulteriore passo in avanti nel distruggere vitigni che evocano tradizioni e qualità del nostro territorio (operazione già iniziata con la Direttiva CE n.11 del 14 febbraio 2002).

Per fronteggiare una situazione sempre più insostenibile (oggi non si riescono a recuperare nemmeno le spese sopportate per coltivare i vitigni DOC) e per impedire un vero e proprio scippo ai danni dei nostri viticoltori

 Amedeo Ceniccola

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