Sabato 6 febbraio il Luigi Sodo, glorioso liceo classico della Valle del Titerno, per decenni l’unico della zona, apre le sue porte per accogliere studenti dell’ultimo anno delle scuole medie, docenti accompagnatori, genitori che vorranno visitarlo. A fare da guida e da anfitrioni saranno gli allievi del quinto anno, i quali hanno preparato con minuziosa cura l’evento. Parteciperanno tutte le classi dell’Istituto, ognuna con un proprio progetto: si va da un laboratorio di Arte a uno di Etimologia, dalla recitazione di brani famosi in Lingua Straniera a momenti musicali eseguiti dalla Band dell’Istituto, da esperimenti di Fisica e Scienze a una rappresentazione, in chiave ironica, di alcune parti dell’Odissea. Sarà possibile osservare, oltre alle strutture, la palestra e il campo sportivo, apparecchiature scientifiche, tra cui una preziosa macchina del Palmieri, recentemente recuperata, e le famose “Cinquecentine”, in numero di trentadue, custodite nella biblioteca. Il “giro” sarà concluso da un buffet allestito e offerto dagli studenti. Una visita che vale la pena di effettuare, per venire a contatto di realtà significative, spesso sconosciute e che possono rivelarsi di grande giovamento per i giovani, chiamati a una scelta importante, forse decisiva, nella loro vita. La presentazione di esperimenti scientifici in questo liceo classico si propone di evidenziare che gli altri “saperi” non sono trascurati e che non esiste contrapposizione, né separazione tra cultura classica e cultura scientifica, superando la nota dicotomia e mostrando, nei fatti, l’unicità del sapere, nel solco della continuità. Al riguardo, va rilevato che chi oggi  pensa di rifuggire dal latino e dal greco per rincorrere la modernità, ha una falsa idea di modernità, in quanto la cultura classica fa parte di quella moderna, costituendone l’essenza.

Il Luigi Sodo vanta una lunga tradizione di studi metodici ed efficaci, che ha portato a eccellenti risultati, riscontrabili nella formazione di tanti prelati e cittadini che si sono distinti nella società e nelle diverse attività, che spaziano dalle libere professioni alla dirigenza pubblica, dall’insegnamento, anche a livello universitario, alla carriera ecclesiastica. Esso ha delle particolarità: il clima di familiarità posto alla base del dialogo educativo, l’attenzione costante che docenti appassionati dedicano agli alunni, l’aura di classicità che tutto permea. Un’esperienza unica, davvero formativa e che lascia il segno in chi lo frequenta e lì trascorre i migliori anni della propria vita.

Franco Gismondi

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