Nel clima attuale di convulso sgomento collettivo, scaturito dai recenti avvenimenti di Parigi, forse è opportuno rileggere una poesia, quanto mai attuale, composta circa vent’anni fa, da un poeta, il quale precorreva i tempi e descriveva fedelmente una situazione che ci avrebbe coinvolto e resi partecipi negli anni successivi. E’ ciò che avviene, d’altra parte, in tutte le opere artistiche, purché sorrette da autentica ispirazione, le quali sono destinate, per loro stessa natura, ad anticipare i tempi e le epoche storiche, per divenire, poi, improvvisamente attuali, non appena si verificano, nella realtà, gli eventi che furono ispirati dalla pura fantasia.

‘O munno cagne

‘E guerre già se fanno,

so’ guerre ‘e tanta specie,

so muorte tutte quante.

‘O bene ‘e l’umanità chi ‘o fa?

‘A politica addò sta?

‘A pace all’orizzonte nun ce sta,

pensene sul’a liticà,

aumenta ‘a povertà.

 

Ca nisciun’ ‘è cchiù sicuro,

si te truove rint’a casa

po’ arrivà ‘nu kamikaze.

‘A vita è accussì bella,

tu n’a piense ‘cchiù re tante,

tu vuò fa la guerra santa,

‘na speranza tu l’è avè:

‘a patria senza ‘o re.

L’autore è Domenico Parillo, uno studioso che vive a Vairano Scalo, e qui da noi è abbastanza famoso, poiché è sempre presente a tutte le manifestazioni di cultura che si organizzano nella Valle Telesina.

D’altronde , se ci trasferiamo, dalla fantasia poetica, alla pura razionalità, il risultato non sarà diverso. Per  prevedere eventi lieti, oppure tragici, basta esaminare i famosi corsi e ricorsi storici, che regolarmente si manifestano, nel corso degli anni e si ripetono con matematica precisione. Infatti, le efferatezze, portate a termine recentemente in Francia, dal gruppo di kamikaze dell’ISIS, non sono dissimili dalle azioni compiute dai nazisti, allorché decidevano, circa settant’anni fa, di imporre le loro regole, ad una popolazione europea ignara e del tutto incolpevole. Allora, la giustificazione delle stragi, venne ricercata nella presunta superiorità della razza ariana, rispetto alle altre popolazioni presenti in Europa. Oggi viene predicata nella presunta superiorità della religione di  Maometto.

Anche l’atteggiamento dei politici del tempo, i quali rimasero inerti, per lungo periodo di tempo, e si videro costretti a richiedere l’aiuto dell’America solo allorché si accorsero che la città di Parigi era ormai capitolata (di nuovo ritroviamo Parigi) e la città di Londra stava per soccombere. I politici europei di oggi, allo stesso modo, attendono con grande prudenza, oggi come allora, e si decideranno probabilmente a prendere una decisione solo quando le stragi di innocenti avranno superato anche le più pessimistiche previsioni. D’altra parte la Storia, come si è detto, si ripete. E non si è mai smentita.

Nicola Pacelli

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