L’eolico è diventato oramai un problema di immani dimensioni a cui hanno cominciato ad opporsi anche moltissimi sindaci che hanno capito realmente che l’eolico non porta alcun beneficio ai territori ma, di contro, li devasta. Sarebbe auspicabile che anche nel Sannio, come già è accaduto in Irpinia, si costituisse un comitato di sindaci che si oppongono all’eolico.
Intanto noi, associazioni e comitati, continuiamo nella nostra strenue battaglia contro l’eolico. Ed in questa lunga battaglia riusciamo anche ad avere qualche risultato quando le istituzioni hanno l’umiltà di ascoltare il territorio.
Così si chiude la nota del dossier trasmesso dal Ministero dei Beni Culturali e delle attività Culturali alla Giunta alla Regione Campania – Dipartimento 51 della Programmazione e dello Sviluppo Economico – sul mancato coinvolgimento della Regione Molise nell’iter autorizzativo di impianti eolici ricadenti in aree contermini.
Stante la rilevanza della questione, si chiede a codesta Regione di fornire, con la massima urgenza, ogni utile chiarimento alle questioni evidenziate, ai fini alla verifica della correttezza degli iter procedurali seguiti nel rilascio delle autorizzazioni in questione.
I Segretariati in indirizzo vorranno fornire, dal canto loro, notizie e valutazioni al riguardo.
Per tutto quanto sopra precisato, fatte salve ulteriori eventuali determinazioni della Direzione Generale archeologia, questa Direzione rimane in attesa di urgente riscontro.
DIRETTORE GENERALE
Una richiesta di chiarimenti perentoria scaturita dalla denuncia del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna che aveva più volte denunciato pubblicamente abusi ed omissioni di applicazioni di leggi e regolamenti riguardanti le autorizzazioni di impianti eolici in provincia di Benevento ricadenti in aree protette.
Per arrivare a questo risultato abbiamo dovuto coinvolgere al Regione Molise ignara di ciò che stava accadendo ai sui confini regionali protetti sotto il profilo paesaggistico ed ai preziosi reperti archeologici Sanniti anch’essi tutelati dal Decreto legislativo n° 42/2004.
Abbiamo prodotto documentazione e grafici acquisiti sia dalla Regione Molise che dai comuni di Santa Croce del Sannio, Sassinoro e dalla Comunità Montana del Titerno-Alto Tammaro. La Regione Molise, acquisita la documentazione ha inoltrato alla Regione Campania la richiesta di riconoscere il diritto alla partecipazione all’iter autorizzativo ed al Ministero dei beni Culturali ai fini della tutela dei beni sottoposti a vincoli paesaggistici ed archeologici.
Quindi la Regione Molise, supportata da atti deliberativi dei comuni di Santa Croce del Sannio, Sassinoro e dalla Comunità Montana Titerno-Alto Tammaro, che hanno acquisito gli elaborati e le proposte del FSDM, ha richiesto ufficialmente alla Regione Campania di rispettare il proprio diritto ed ha inviato contestualmente analoga richiesta al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che immediatamente ha chiesto chiarimenti, spiegazioni e motivazioni dell’esclusione della regione Molise dal processo decisionale.
Ma un’altra tegola si era già abbattuta sulla Regione Campania quando lo stesso Fronte Sannita per la Difesa della Montagna ad agosto del 2014 inviato alla Comunità Europea un dossier da cui si evinceva che la Regione Campania aveva rilasciato autorizzazioni di impianti eolici in aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria) senza la necessaria VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale) obbligatoria quando si rilasciano autorizzazioni che interessano la Rete Natura 2000 in aree ZPS (Zone di Protezione Speciale), SIC (Siti di Interesse Comunitario) e di fronte ad habitat prioritari presenti sul Matese: il 6220 “Percorsi sub steppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea “ ed d il 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte con cespugli su substrato calcareo “Festuco-Brometalia (Stupenda fioritura di orchidee)”.
A fronte di ciò la Comunità Europea, con l’EU Pilot 6730/14/ENVI, ha iniziato l’iter per una procedura di infrazione nei confronti della Regione Campania.
Nonostante tutto abbiamo dovuto registrare che la regione Campania ha ignorato e continua ad ignorare quanto disposto da leggi e regolamenti nazionali ed internazionali garantendo, di fatto, gli interessi delle società e multinazionali dell’eolico e non la peculiarità e la predisposizione del territorio interessato.
A fronte di ciò siamo stati costretti a predisporre ed inoltrare alla regione Campania apposita diffida in tal senso. E’ necessario che la Regione Campania, attraverso il suo Presidente Vincenzo De Luca, annulli in autotutela tutte le autorizzazioni fin qui rilasciate al fine di accertare la loro legittimità.
22 Novembre 2015
Per il Fronte Sannita per la Difesa della Montagna
Giuseppe Fappiano
Link del dossier del MIBACT: http://sannioterramadre.altervista.org/sannio/alegislazione/3235-2.pdf
Link dell’avvio di procedura di infrazione della Comunità Europea : http://sannioterramadre.altervista.org/sannio/alegislazione/procedura-eu-pilot-rn2000.pdf