Si è tenuto dal 25 al 29 Settembre l’ottantaduesimo Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri dal titolo “Alimentare la presenza dell’Italia nel mondo”. Una tre giorni di lavoro intenso per i partecipanti provenienti dai comitati di tutto il mondo.  Direttamente legato  ad i temi di EXPO Milano 2015 il Congresso ha avuto l’obiettivo di esplorare le nuove frontiere di diffusione della lingua italiana. Compito della Società Dante Alighieri, come ha più volte sottolineato lo stesso presidente il prof. Andrea Riccardi, è quello di diffondere la cultura italiana nel mondo creando momenti culturali forti volti ad alimentare il sentimento di italsimpatia. Il processo di globalizzazione non ha creato (fortunatamente) un mondo appiattito e cosmopolita ma una realtà in cui le varie individualità nazionali hanno possibilità di incontro. Un processo che interessa anche la lingua e la cultura italiana. L’obiettivo che la Dante si pone non è quello della supremazia linguistica, battaglia persa a favore dell’economicamente vantaggioso inglese ma quello di una centralità culturale dell’italiano che il suo enorme patrimonio artistico, paesaggistico e culinario gli permette. Riprendendo l’immagine della biblica Babele, l’Italiano ha un’occasione come “lingua sacra”, come lingua di comunicazione e di integrazione tra popoli. Utilizzando le parole del presidente Riccardi “Questa oggi è sfida non più di élite politiche,commerciali o culturali alla testa dei vari paesi, ma sfida di popoli che sono insieme nelle stesse città o si incontrano su inediti scenari”. Tali parole non possono non portare alla mente il ruolo dell’Italia come ponte geografico e culturale sul Mediterraneo. Si aprirebbe ,così, la possibilità per l’italiano di essere lingua di pace e di conseguenza  sempre più lingua di cultura; perché è l’assenza di comunicazione ad essere ignoranza, disprezzo e conflitto.  Però proprio questa sua peculiarità rende la posizione dell’italiano non sicura, come quella dell’inglese che è invece necessario. L’Expo ha mostrato l’interesse che il mondo ha nei confronti della cultura italiana e ,se è vero come è vero che la lingua apre ai tesori storici e culturali di un Paese,  l’italsimpatia non può non essere accompagnata da un potenziamento dell’italofonia. La sfida per l’Italiano e per la Dante è grande ma questa rappresenta non solo un servizio doveroso al Paese ma anche un’occasione di crescita dell’interconnessione nel mondo.

Tale arduo compito richiede una consapevolezza da parte di tutti e in particolar modo dei giovani. Proprio per questo la Società Dante Alighieri ha dato la possibilità ai membri dei gruppi giovanili di partecipare.  Al Congresso hanno preso parte anche dieci ragazzi del Comitato di Benevento provenienti dall’Istituto di Istruzione Superiore Telesi@ e dal Liceo Classico Giannone.  E’ stata un’esperienza culturalmente molto stimolante per tutti i ragazzi. Messi di fronte a tematiche di grande attualità ed importanza, magistralmente presentate da alcuni dei maggiori esponenti della cultura italiana del momento, sono nate profonde riflessioni confrontate poi durante i Workshop, curati dal Direttivo Nazionale giovanile. Le conclusioni tratte sono state infine presentate all’intero Congresso durante la cerimonia di chiusura del lavori tenuta presso l’auditorium del Padiglione  Italia.

Ospite d’onore del Congresso è stato il Capo di Stato Sergio Mattarella, intervenuto nella giornata di Sabato. Questo nel suo saluto ai congressisti ha mostrato tutta la vicinanza dello Stato all’importante operato della Dante. LA vicinanza tra le Istituzioni e la Dante  in questo momento di delicatezza potrebbe rappresentare il punto di svolta che il presidente Riccardi ha più volte auspicato nel corso del Congresso.

Un ringraziamento speciale da parte di tutti i ragazzi va al presidente Riccardi, al segretario Masi e a tutto il Direttivo per aver contribuito alla creazione di un mattone fondamentale della formazione di ognuno. Il Congresso ha rappresentato per tutti un momento di profonda e impegnata riflessione seguita da una maturata consapevolezza dell’importanza della salvaguardia della propria individualità culturale nazionale.   Inoltre è doveroso ricordare anche il lavoro di tutti coloro che dall’interno si operano affinché i ragazzi possano usufruire di queste grandi possibilità, primo fra tutti quello della prof.ssa Elsa Maria Catapano che con la sua perseveranza e la sua grande esperienza ha reso possibile la partecipazione dei ragazzi del Gruppo Giovanile del Comitato di Benevento.

Tutto questo, infine, non sarebbe stato possibile senza l’attenzione che le singole scuole hanno nei confronti della Dante. Collaborazione felice e pluriennale, che ha permesso di esprimere rappresentanti anche a livello nazionale, è quella dell’Istituto Superiore Telesi@ e la Società Dante Alighieri, anche grazie alla sensibilità della Dirigente la prof.ssa Domenica Di Sorbo, alla quale vanno i più sentiti ringraziamenti.

Giuseppe Viscusi

Tutte le foto:

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