Tutti sanno che una delle regole più ferree poste dal Movimento 5 Stelle, per arginare il problema della “Poltronite Cronica”, è il limite dei due mandati, dopo i quali ogni politico dovrebbe ritirarsi e tornare a fare il cittadino “normale”. Tutti sanno, inoltre, che in città al di sotto dei 10.000 abitanti, come Telese Terme, le elezioni comunali vengono praticamente “regolate” dalle famiglie più numerose, dalle amicizie e, quindi, dalle coalizioni più o meno sincere e, lasciatecelo dire, anche dalle clientele e dai piccoli “favori”, creando vere e proprie “dinastie”. In conseguenza di queste due argomentazioni, il nostro gruppo, TELESINI A 5 STELLE (BEPPE GRILLO), non può che prendere le distanze dalle varie e variegate liste che si sono delineate a Telese Terme, al solo scopo di dichiararne la propria estraneità. Troppi sono infatti i cittadini che, incontrandoci per strada ed equivocando l’appartenenza di gruppi e associazioni al nostro movimento, ci chiedono conto del perché di talune candidature.
Oltre tutto, il “fermento” che ha scosso la città in questi giorni ha sparso intorno una sensazione di “déjà vu”, di lungamente usato, di abitudinario, comunque nulla di veramente nuovo. I contatti con i cittadini si sono intrecciati, a prescindere dalle idee e dalle capacità di questi. Contano, infatti, solo i numeri, le “quote rosa” e le persone che li possono assicurare.
Non si nasconde che in un primo momento, gli attivisti del Gruppo Telesini a 5 Stelle (Beppe Grillo) fossero intenzionati ad appoggiare la lista che avesse presentato il miglior programma politico, ma, ripensandoci, sono poi giunti alla conclusione che tutti i programmi politici sono “buoni”, almeno nelle intenzioni, ma niente ne garantisce l’attuazione. Si preferisce, quindi, dedicare maggiori attenzioni alle elezioni regionali, alle quali sono candidati anche due sanniti, continuando a vigilare ed a dare il nostro piccolo contributo alla cittadinanza, ma fuori dai giochi di potere.
Per ‘Telesini a 5 stelle’
Sergio Paliotti
