Mercoledì 13 maggio, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), riceve il prof. Luigi Pedroni. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si parla di Telesia Archaeological Project. Risultati e prospettive. Nell’estate del 2014, grazie ad una fruttuosa sinergia tra istituzioni pubbliche e soggetti privati, ed in particolare alla disponibilità della competente Soprintendenza Archeologica, è stato possibile condurre sul sito dell’antica città romana di Telesia una prima campagna di scavo esplorativa, della quale si presentano i risultati ancora parziali. Il team di archeologi coordinati sul campo dal prof. Pedroni ha potuto individuare un grande edificio nel centro della città che anticamente doveva essere sorretto da colonne e decorato da splendidi marmi. L’ipotesi su cui al momento si sta lavorando è che si tratti di un edificio pubblico di grande importanza, come la basilica eretta nei pressi del foro, menzionata in alcune iscrizioni telesine. A conclusione della presentazione verranno discusse le prospettive della ricerca nell’area archeologica di Telesia che continueranno il prossimo agosto.
Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul sito della Fondazione (www.fondazioneromano.it) nella Sezione “Mercoledì culturali”.
Luigi Pedroni, napoletano, storico dell’antichità ed archeologo classico vanta una lunga esperienza internazionale. È stato Killam Postoctoral Fellow presso la University of British Columbia (Vancouver, Canada) e Ricercatore presso la Università di Innsbruck (Austria). Attualmente è Visiting Professor presso la Lithuanian University of Educational Sciences di Vilnius. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni scientifiche edite nelle principali riviste specializzate internazionali. Si è occupato principalmente di ceramica romana, di monetazione antica e di urbanistica delle città romane. Ha condotto scavi nel Lazio, in Campania a Pompei. Attualmente dirige il Telesia Archaeological Project.
Antonella Calori