Mercoledì 29 aprile, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita Mauro Jr Alonzi. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta il romanzo Precariato 38, Libera Editoria, 2014. La realtà, l’illusione, la fine delle speranze sono le tre parti che compongono l’opera e rappresentano, assieme al titolo, Precariato38, l’anima di un elaborato che vuole essere soprattutto uno spaccato della realtà di tutti i giorni, quella dura e scomoda che sta dietro alla facciata del perbenismo a tutti i costi, deprecata a parole, ma tollerata nei fatti. Nella storia di Marco e dei suoi compagni si specchiano quelle di tanti altri giovani che, come loro, si sono illusi di avere un futuro, prima, e di poterlo cambiare, poi. La grande illusione è coltivata grazie anche ai diritti costituzionalmente garantiti: non a caso, la seconda parte del romanzo si apre con la citazione degli articoli 4 e 36 della Costituzione italiana, tra quelli più traditi nelle pratiche economica e civica. Racconto duro e spigoloso, una testimonianza letteraria forte dei “tempi difficili” che viviamo: “il vero inferno per un precario è la vita di tutti i giorni”. Così, senza speranze, si compie una scelta antagonista, estrema, per “rimanere sempre se stessi”, andando avanti attraverso la lotta “per squarciare il silenzio e l’indifferenza”.

Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul sito della Fondazione (www.fondazioneromano.it) nella Sezione “Mercoledì culturali”.

Mauro Jr. Alonzi, è nato ad Avezzano, di professione lavoratore precario, nel 2005 si laurea in Scienze politiche, indirizzo storico-politico presso l’università La Sapienza di Roma, nel 2008 pubblica il racconto Precariato38 (Il Filo editore); nel 2010 recensisce sulla rivista letteraria internazionale Storie, il racconto Il martedì letterario; nel 2014 pubblica il romanzo Un istrice a Roma (libera editoria); e il 31 agosto dello stesso anno pubblica il romanzo Precariato38, Libera Editoria.
Antonella Calori

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