
Il piano urbanistico comunale, strumento di pianificazione e d’ indirizzo delle dinamiche di sviluppo da promuovere nell’ambito del nostro territorio, poichè interessa beni collettivi delle attuali e future generazioni, dovrebbe scaturire da un percorso partecipato e condiviso, conformemente a quanto stabilito dalla L.R. n° 16 /2004 e dal successivo regolamento d’ attuazione art 7 comma 1.Dovrebbe nascere attraverso la partecipazione attiva dei cittadini e delle organizzazioni sociali, culturali, imprenditoriali, professionali ed ambientaliste. Con il Puc si delinea il futuro sviluppo nel nostro paese, ed esso dovrebbe essere finalizzato al raggiungimento degli obiettivi quale il miglioramento della qualità del vita, una prospettiva seria di crescita economica diversa e sostenibile che deve interessare la collettività intera,il rilancio delle attività economiche –imprenditoriali .Non deve essere uno strumento dove prevalgono indici e parametri ma le idee ,che rappresentano l’ unica risposta alle istanze di cambiamento che si avvertono nella società in un periodo di mutamenti a livello globale e con riflessi anche nelle nostre realtà sulle condizioni sociali ed economiche. Negli Ioincontri preliminari, tenutisi per discutere del redigendo strumento urbanistico, con la presenza di Amministratori e del tecnico incaricato della redazione,nonostante la divulgazione degli incontri non si è avuto un notevole riscontro di partecipazione di cittadini; si è avuta la totale assenza delle forze sociali, imprenditoriali, agricole. In merito sarebbe opportuno organizzare degli incontri specifici con questi soggetti che rappresentano, una parte dell’economia del nostro paese. Bisogna rilevare che in questi ultimi 30 anni si è avuto un decremento delle attività agricole che costituivano l’attività trainante della economia locale,con il relativo abbandono di terreni perché è mancata da parte delle associazioni agricole quella spinta propulsiva sulle imprese alla riconversione delle coltivazioni con le tendenze di mercato. Attualmente la rivitalizzazione del settore agricolo si può determinare solo con prodotti di qualità e biologici Il PUC in via di definizione nel Comune di San Salvatore Telesino rispetto alla peculiarità di un territorio ricco di risorse ambientali. culturali , paesaggistiche ed archeologiche deve perseguire, con criteri tesi al superamento di interessi particolari, la sostenibilità ambientale, il contenimento del consumo del suolo e deve rappresentare uno step innovativo ed ecocompatibile ed elemento di equilibrio tra sviluppo di una comunità nella multifunzionalità dei suoi componenti e tutela del territorio e del paesaggio. Il paesaggio e l’ ambiente in altre realtà costituiscono elementi di sviluppo di circuiti d’interesse, in una strategia complessiva di promozione e valorizzazione del territorio , salvaguardando in questo modo anche l’ identità culturale ed il senso di appartenenza alla comunità locale . Il PUC non deve rappresentare uno strumento di programmazione tout-court, ma deve, tendere alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio urbanistico esistente ed a razionalizzare il disegno urbano ,definendo gli interventi in rapporto alle esigenze ed al reale trend demografico,evitando fenomeni di urbanizzazione espansiva che determinerà ulteriore consumo di suolo. Prima di formulare modelli previsionali bisognava procedere ad una ricognizione dei caratteri insediativi del nostro territorio da questa sarebbero emersi i seguenti elementi:
- -presenza di numerosi immobili da recuperare ed altri che non trovano collocazione di mercato per la stagnazione da diversi anni del settore immobiliare derivante dalla congiuntura economica;
- -esistenza di aree edificabili non utilizzate per cui bisogna tendere alla ricucitura con il territorio già costruito invece di individuare eventuali nuove aree di espansione edilizia
- -area destinata agli insediamenti produttivi sovradimensionata, che dovrebbe essere ridisegnata tenendo conto degli insediamenti esistenti e delle reali esigenze insediative future delle aziende.
IL PUC dovrebbe rappresentare uno strumento dinamico, capace di coniugare le trasformazioni future del territorio con la conservazione dell’ esistente e costituire attraverso il sistema del verde, dei corridoi ecologici, dei parchi naturali urbani e naturali, di quelli archeologici, delle risorse culturali i punti di forza del futuro e quindi puntare ad uno sviluppo mediante una politica attiva di difesa e valorizzazione delle risorse.
Izzo Martino Ugo
“Se mafie,palazzinari,politici corrotti,amministratori senza scrupoli, speculatori, architetti e geometri pronti a tutto, e non so quante altre categorie di cittadini eminenti (aggiungo senz’altro io gli ingegneri) portano il peso preponderante nella responsabilità del territorio e nella cementificazione del Belpaese, sarebbe del tutto miope ignorare le connivenze minute, il consenso passivo, chiamiamolo così, ad un carnevale in grado di riservare briciole a molti se non a tutti. Il bello dei carnevali, si sa, è proprio questo: il bando delle inibizioni. Peccare licet” (Ermanno Rea – “La fabbrica dell’obbedienza” – a pag. 141).