Il 31 gennaio alle ore 18,00 sarà presentato nell’ Abbazia Benedettina di S. Salvatore Telesino (Bn) il libro del prof. Pasquale Izzo (Laureato in Lettere Classiche, è stato docente di Materie Letterarie, Latino e Greco fino al 1984. Dal 1985 al 2009 è stato preside nei Licei.) – già sindaco di S. Salvatore Telesino– “Salvatore Pacelli – Il Sindaco”
Nel libro l’autore illustra la vita ma soprattutto l’operato del preside Salvatore Pacelli che fu sindaco del comune telesino di San Salvatore dal 25 maggio del 1952 al 30 agosto del 2001, giorno della sua morte, avvenuta in un incidente stradale.
Salvatore Pacelli ha guidato il suo paese per quarantanove anni attraverso un difficile cammino, prima nella ricostruzione dalle rovine della guerra e nel riscatto da una diffusa povertà degli anni del dopoguerra e poi, attraverso la ricostruzione del dopo terremoto, nella successiva crescita civile ed economica.
Dal 1967 al 1994 Salvatore Pacelli fu anche presidente del Consorzio di Bonifica della Valle Telesina che sotto di lui divenne un ente capace di programmazione e di progettazione di sistemateci ed importanti interventi nei cinque Comuni del comprensorio, sia per l’irrigazione di pianura e collinare, sia per la sistemazioni idrauliche, canalizzazioni e le non meno importanti opere di rete stradali.
Nei cinque Comuni del comprensorio : Amorosi, Faicchio, Puglianello, San Salvatore Telesino e Telese Terme, grazie all’irrigazione, alla costruzione di nuove strade e ai canali per il drenaggio delle acque l’economia cambiò letteralmente volto e si ebbe una trasformazione tale da cambiare i piccoli antichi coltivatori in imprenditori agricoli di notevole peso. Per longevità amministrativa come sindaco del proprio paese Salvatore Pacelli ha stabilito un vero e proprio primato mai eguagliato. In quarantanove anni ha letteralmente trasformato la propria comunità dal punto di vista urbanistico, sociale ed economico. Nel 1952 prese in mano il paese impegnato a risolvere i gravi problemi del dopoguerra come la fame e lo sfruttamento che essa generava, la limitatezza dell’istruzione elementare impartita solo per pochi, l’assenza di strade che rendeva addirittura irraggiungibile d’inverno alcune contrade.
Negli anni Settanta promosse l’insediamento sul territorio comunale di due importanti realtà industriali : un allevamento di suini e un’industria per la lavorazione delle carni che diedero occupazione e tranquillità economica per alcuni anni a circa cento famiglie locali.
Dopo il tremendo terremoto del 23 novembre del 1980 San Salvatore Telesino fu inserito nel numero dei Comuni gravemente danneggiati con tutti i vantaggi che da questo riconoscimento derivavano sia nella fase dell’emergenza sia nella fase della ricostruzione.
Grazie ai fondi del terremoto, gestiti con saggezza e trasparenza, le Amministrazioni guidate da Pacelli resero possibile una ricostruzione del paese concepita ed effettuata secondo un’organica e moderna visione urbanistica.
Negli anni Novanta i Governi a guida Pacelli portarono avanti due progetti fondamentali non solo per il proprio centro abitato ma per l’intera Valle Telesina, quello del turismo e quello dell’industrializzazione.
Il progetto di sviluppo dell’attività turistica prevedeva la valorizzazione del Parco del Grassano, la cui costruzione era cominciata alla fine degli anni Ottanta, il recupero dell’Abbazia Benedettina e quello parziale dell’antica Telesia, nonché la rivalutazione dei Puri di Montepugliano con la creazione di un parco verde attrezzato.
Questo progetto di sviluppo dei beni ambientali ed archeologici era in piena realizzazione al momento della sua morte.
Per quanto riguarda gli insediamenti industriali essi erano avvantaggiati dalla favorevole situazione creatasi dalla convergenza sul territorio di San Salvatore Telesino delle strade a scorrimento veloce “Benevento-Caianello” e “Fondovalle Isclero”. Nell’anno Duemila sul territorio comunale c’erano circa trenta insediamenti tra quelli già funzionanti e quelli in costruzione.
Ci si chiede come mai un uomo abbia per quarantanove anni riscosso la fiducia e la stima dei suoi concittadini ? La risposta non può che essere una sola.
Una comunità mette per quarantanove anni il suo destino ed il suo futuro solo nelle mani di una persona che stima, ama e nella quale riconosce elevate capacità amministrative congiunte ad una esemplare senso di onestà e giustizia.
- Interverranno : Avv. Fabio Romano – Sindaco di San Salvatore Telesino
- On. Clemente Mastella
- Prof. Pasquale Izzo – Autore
Stefano Avitabile