Si tratta di un antico canto popolare che viene eseguito in coro, accompagnato da strumenti musicali semplici (organetto o fisarmonica, flauto, castagnole, putipù, sciarafraiàsso, tric ballàc, triangolo, ecc.). Chi l’ha già sentito suonare e cantare fa di tutto per non perderselo, perché è veramente entusiasmante.
Nella notte fra il 31 e il 1° gennaio di ogni anno, infatti, un gruppo di suonatori si reca presso le abitazioni dei compaesani, inaspettatamente, intonando il celebre motivo a poca distanza dall’uscio di casa, e inizia a suonare e a cantare, preannunciando, in questo modo, il proprio arrivo.
Messaggio augurale rivolto a tutti quelli di casa e, soprattutto anticamente, quando per i giovani c’era meno possibilità d’incontrarsi, alle ragazze cui si voleva fare la corte. Anche quest’anno, come sempre da allora, c’è a Cusano Mutri l’esibizione di alcune squadre del “San Silvestro”, soprattutto nella notte che porta il suo nome, ma anche nei giorni successivi.
Da alcuni anni primeggia la squadra organizzata dalla Pro Loco Cusanese; squadra che si esibisce anche per le strade del paese, dove viene accolta molto festosamente dalla gente.
Emidio Civitillo