Gli alunni del  Liceo classico “Luigi Sodo” di Cerreto Sannita, diretto dal prof. Andrea De Rosa, hanno  partecipato a una visita guidata  alle Grotte di Castelcivita, per assistere alla drammatizzazione dell’Inferno dantesco prodotta da Tappeto Volante. Nel pomeriggio si sono portati a Paestum  , dove, nell’area archeologica, hanno ammirato gli splendidi templi dorici,  capolavoro del VI sec. a.C., i templi di Cerere,  Nettuno ed  Hera ( i meglio conservati dopo il Partenone di Atene), i resti della Via Sacra e dell’Agorà.

Vivo interesse ha suscitato, poi, il Museo Archeologico che accoglie le metope del  Thesauros di Foce  Sele, le Sale del Santuario, la  celebre Tomba del Tuffatore, la cui decorazione si snoda  su cinque lastre. Gli allievi si sono soffermati in particolare davanti alla grande teca che contiene il Cratere di Asteas, affascinati dalla bellezza delle figure policrome che riproducono il ratto di Europa, ma incuriositi  dalla singolare storia del vaso, citata più volte dallo stesso preside De Rosa. Il vaso fu ritrovato nel 1970 nel comune di Sant’Agata de’ Goti  da un tombarolo che la vendette per un milione di lire e un maialino. In seguito a successivi passaggi finì in una collezione privata svizzera, poi nel 1981 , nel Getty Museum di Malibù.

Recuperato dal Nucleo speciale dei Carabinieri, è  rientrato in Italia, ma subito è stato  conteso dai Musei di Montesarchio (nella cui area gravitava l’antica Saticula) e quello di  Paestum , luogo dove fu modellato e dipinto e dove Asteas era il caposcuola delle fabbriche di vasellame d’ispirazione ateniese. Definito da più critici “Il vaso più bello del mondo”, è stato individuato tra i capolavori  simbolo dell’ Europa  dal  presidente Napolitano, che,  nel 2007, lo ha voluto   al Quirinale al centro della rassegna che celebrava i 50 anni dell’Unione europea.

Il cratere, alto 71 cm, uno splendore di eleganza e raffinatezza, raffigura  Zeus sotto forma di toro che rapisce la bellissima principessa fenicia Europa. Il vaso di Asteas non è l’unico ritrovato nella zona di Sant’Agata: vasi simili provenienti dalla stessa zona  sono esposti al British Museum e al Louvre, mentre molti reperti  tra vasi e  statuette costituiscono la  ricca raccolta privata  Rainone-Mustilli, patrimonio nazionale.

Il volto di Europa raffigurato nel vaso è stato scelto dalla Banca Centrale Europea  per essere riprodotto in filigrana nelle nuove banconote da  5 euro in circolazione dal 2013. .

Ada Gagliardi

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