Con delibera di Giunta n° 117 del 9 Luglio 2014, a Telese Terme si approva di “procedere all’elaborazione di un progetto di una casa dell’acqua comunale che affianchi, alla distribuzione dell’acqua anche quella di latte e di detersivi alla spina”. La Casa dell’Acqua è prevista nel progetto “La città Telesina fa la differenza” con un contributo di 18.000 euro da parte della provincia di Benevento; tale progetto ha come obiettivo la riduzione della produzione dei rifiuti, nonché l’incremento e il miglioramento dei livelli di raccolta differenziata. Dei 18mila euro stanziati, 14.400 sono da impiegarsi per l’implementazione del progetto (acquisto di compostiere, consulenti esterni, e Green Public Procurement o acquisti verdi) e 3600 per attività di formazione e informazione. Nell’attuazione del progetto è previsto l’acquisto di una casa dell’acqua, che però non è presente nel quadro economico. In alcuni paesi come S. Salvatore Telesino, la casa dell’acqua è già attiva e funzionante da qualche mese; l’esigenza di istituire la casa dell’acqua nasce dalla necessità di ridurre i rifiuti a monte e compensare le carenze della bontà dell’acqua potabile fornita dai nostri acquedotti.
L’acqua dovrebbe sgorgare dai nostri rubinetti già bevibile. Sappiamo che ciò non accade, per cui siamo sicuramente contenti che la città Telesina abbia intenzione di implementare la Casa dell’Acqua, ma non capiamo perché il Comune di Telese Terme voglia differenziarsi dagli altri comuni, affiancando alla Casa dell’acqua quella del latte e in particolare modo quella dei detersivi. Dal sito del Ministero dell’Ambiente leggiamo che tra gli obiettivi del “Green Public Procurement”, già previsto nel quadro economico del progetto telesino, ci sono oltre alla riduzione dell’ impatto ambientale, la tutela della competitività, la diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili e il miglioramento della competitività delle imprese; questa iniziativa della casa dei detersivi e del latte sembra invece andare in tutt’altra direzione.
E’ superfluo ricordare ai nostri amministratori che i commercianti di Telese Terme stanno soffrendo una grave crisi che sembra non avere fine, e che non necessitano di ulteriore concorrenza da parte del Comune. Inoltre ci chiediamo dove il Comune intenda trovare i soldi ed eventuali cofinanziamenti per costruire la Casa dei detersivi ( il progetto NON lo prevede e NON lo finanzia). Riteniamo che sia più opportuno che il Comune utilizzi gli eventuali fondi per promuovere e contribuire alle installazioni di distributori presso gli stessi negozianti, alcuni dei quali hanno già avviato a proprie spese la distribuzione alla spina, e che si proceda alla sola progettazione della Casa dell’Acqua.
Mentre in Commissione Ambiente della Camera, con 7 articoli proposti dal M5S, si approva l’avvio entro 6 mesi, della sperimentazione del vuoto a rendere nelle attività commerciali, sembra che il Comune di Telese Terme voglia invece trasformare la riduzione dei rifiuti in occasione di concorrenza ai commercianti.
Bruna Varrone e Michele Clarizia Amici di Beppe Grillo Telesini-Titernini