Sabato 27 settembre, alla presenza dei familiari del compianto artista Salvatore Cipolla, cui è stato dedicato il MARCON – Museo di ARte CONtemporanea-, gli artisti Enzo Angiuoni, Claudio Cipolletti, Clara Garesio, Guido Infante, Antonino Maddonni, Fulvio Moscaritolo, Salvatore Passaretta, Ellen G., Antonio Schisano, Angelica Tulimiero, Magda Kluska e Solaris hanno svelato le loro opere presenti alla IV BIENNALE D’ARTE CERAMICA CONTEMPORANEA, allestita nel Chiostro del Palazzo  Comunale, ove ha sede il Museo della Ceramica Cerretese. La critica è stata affidata al Prof. Angelo Calabrese.

Bisogna tornare indietro negli anni e precisamente all’anno 1997, per conoscere come è nata l’idea di creare una Biennale di Arte Ceramica Contemporanea a Cerreto Sannita.

“Nell’anno 1997 giunse a San Lorenzello il professore Salvatore Cipolla, nominato dall’Istituto Guglielmo Tagliacarte di Roma e dalla Camera di Commercio di Benevento, per svolgere un corso di ceramica. Il corso ebbe la durata di circa un anno e si concluse con successo al punto tale che l’anno successivo la Camera di Commercio  affidò allo stesso Cipolla un altro corso della durata di tre mesi, da tenersi a Cerreto Sannita presso l’Istituto d’Arte, oggi Liceo Artistico.

In questi lunghi periodi di permanenza a Cerreto il professore Cipolla strinse rapporti di amicizia con diverse persone del luogo ed in modo particolare con il sottoscritto.

Egli amava scoprire le bellezze del territorio ed insieme, dopo l’orario del corso, visitammo non solo le località artistiche del Sannio ma anche quelle della Campania. Trascorremmo intere serate nella mia bottega con gruppi di amici a discutere prevalentemente di Arte. Il professore Cipolla si legò al territorio in modo tangibile e desiderò lasciare una traccia del suo passaggio a Cerreto.

Mi chiese di organizzare un incontro con l’allora Assessore alla Cultura, dott. Lucio Rubano, per illustrare il suo progetto di istituire una mostra biennale con lo scopo di creare un museo permanente con le opere donate dagli artisti. L’assessore non esitò un istante a dare il suo consenso e l’idea andò in porto.

Nel luglio dell’anno 1998 si inaugurò la I Biennale che ottenne notevole successo di critica e di pubblico e così anche la 2A e la 3A edizione. Il commissariamento del Comune di Cerreto nel 2004 non consentì l’organizzazione della 4A edizione e la manifestazione cessò di esistere.”

Antonino Maddonni – Curatore della Biennale

Oggi, a distanza di dieci anni, l’Amministrazione ha ripreso il percorso che si era interrotto nel 2004 con la speranza che questa rassegna artistica, che chiuderà il 6 gennaio con una presenza artistica di primo piano, possa continuare nel futuro a far risorgere l’antico lustro culturale della cittadina di Cerreto Sannita. “La nuova edizione della Biennale, dimostra che quell’esigenza di scambio e confronto con l’esterno,  che costituì la base della sua istituzione fu, dunque, lungimirante se non  profetica  e rende, oltre che naturale, anche incalzante la necessità dell’apertura di  nuovi orizzonti culturali all’arte di far ceramica,  evidenziando l’importanza della ricerca di altre possibilità espressive e nuovi linguaggi, capaci di esprimere il costante moto evolutivo della società, mantenendo,però,  indiscutibilmente salda la coesistenza tra il  passato ,( la tradizione ed il buon artigianato),  ed il  presente (la ceramica artistica moderna).  Lucio Rubano, Vice Presidente dell’AICC quale delegato del settore ceramico di Cerreto Sannita.

Ecco quindi perché le suggestioni dell’arte contemporanea ritornano a Cerreto, in uno scenario stimolante e prestigioso vissuto non solo con accento moderno, Infatti, accanto alla esposizione delle opere della Biennale e del MARCON, c’è la produzione delle botteghe artigiane di Cerreto e San Lorenzello ed il Museo della Ceramica Cerretese legato alle opere del passato: la collezione Mazzacane. Passato e presente che si misurano, si confrontano, si fondono in una danza di emozioni inquieta e stimolante.

Lorenzo Morone– Assessore alla Cultura

 

In copertina: Ellen G.  Il giardino segreto installazione composta da 169 elementi in terracotta modellati a mano e decorati con smalti policromi

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