Auguri di buon inizio anno scolastico a tutto il mondo della scuola, dai dirigenti agli insegnanti, dal personale amministrativo a quello ausiliario, ai rappresentanti sindacali, ma soprattutto per gli alunni e gli studenti, e per le loro famiglie.
L’invito a non mettere mai da parte l’ottimismo e la passione, anche in questo momento buio per il sistema d’Istruzione italiano, da troppo tempo sotto attacco. Un Paese che non investe in Istruzione nega il futuro alle giovani generazioni. Non ci si può nascondere dietro la paura della crisi. È anzi nei momenti di maggiore difficoltà, anche quella economica, che il faro dell’istruzione e della cultura non dovrebbe mai essere spento. Perché è nella Scuola che si deve continuare a forgiare spirito critico, educazione civica e preparazione necessari alla società perché in essa i giovani possano camminare con le proprie gambe per realizzare i loro sogni.
Purtroppo non è certamente l’Italia il Paese che in momenti normali o, peggio, di crisi, punta la bussola dei propri investimenti sulla formazione, la Scuola e la cultura in generale. Viviamo anzi, ma non da oggi, il paradosso insanabile di essere pessimi custodi del più grande patrimonio storico-architettonico del mondo e, al tempo stesso, di risultare tra gli ultimi Stati occidentali per risorse finanziarie destinate all’istruzione ed alla ricerca. Eppure non c’è scorciatoia: più si perde di vista il valore aggiunto della crescita culturale, soprattutto delle nuove generazioni, più si riducono le occasioni di crescita economica complessiva del Paese. Più si distolgono risorse dalla messa in sicurezza, dall’adeguamento e dell’ammodernamento delle fatiscenti strutture scolastiche pubbliche e più si allarga la distanza, in termini di opportunità e competitività, tra gli stessi Paesi membri dell’Unione Europea. La crisi, tutte le crisi, culturali ed etiche prima che economiche, si superano aggredendole con metodo e approccio culturali. Per queste ragioni, pure nelle evidenti, gravi difficoltà che non risparmiano ovviamente la nostra Provincia e le Amministrazioni locali, non resta che fare sincero affidamento alla buona volontà in quanti operano ogni giorno nell’universo scolastico, chiedendo a tutti, ciascuno nel proprio ruolo, di non lesinare sforzi per fare di ogni mattina a scuola un prezioso momento di crescita sociale.
Il futuro non si aspetta, si prepara ogni giorno.
Vincenzo Delli Veneri