Era novembre del 2012. In quella occasione grazie agli sforzi dei sindacati, riuscimmo a sbloccare i fondi regionali necessari per scongiurare la messa in cassa integrazione di una fetta consistente dei dipendenti della Fondazione Maugeri di Telese. In quella stessa occasione, personalmente, facevo presente a tutti i rappresentanti istituzionali locali che altri problemi maggiori si sarebbero rivelati di lì a poco se l’azienda, a livello centrale e locale, non si fosse messa subito alla ricerca e stesura di un nuovo piano d’azione, anche in virtù di ciò che le leggi di spending review andavano imponendo nel futuro immediato. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!! Infatti, non senza difficoltà e richiesta di sacrifici anche al personale della struttura telesina, fatti pur di salvare la propria posizione lavorativa, ecco giungere l’inizio dell’estate 2014, che ha portato con se rilevanti (e, purtroppo, negative!!!) novità da parte della dirigenza della Fondazione Maugeri. A seguito della “decurtazione dei fondi da parte della Regione Piemonte e Regione Lombardia”, la dirigenza della Fondazione Magueri ha deciso “la modifica in pejus del contratto collettivo vigente applicato ai lavoratori della Clinica “Maugeri” di Telese Terme”. Tutto questo avviene nonostante la struttura telesina della Maugeri abbia chiuso i propri conti in attivo. Ovviamente, non siamo così sciocchi da non comprendere che un problema che colpisce la “casa madre” non può che riverberare i suoi effetti anche sulle filiali dislocate in altri territori. Tuttavia non possiamo che parimenti indignarci per l’indifferenza che la “casa madre” ha mostrato nei confronti della sua filiale di Telese Terme che ha saputo realizzare profitti, malgrado la crisi, malgrado il blocco del turnover, malgrado i minori trasferimenti regionali, trattandola alla stregua degli altri centri che hanno operato peggio in questo ultimo biennio, imponendo, unilateralmente, tagli e, peggio di tutto, la “disdetta del CCNL comparto sanità”. Questo avvalora la tesi di quegli addetti ai lavori che lamentano “la mancanza di coordinamento tra strutture, servizi e personale…”, che si traduce nei confronti dei cittadini in richiesta di assistenza in una atavica scarsa integrazione dei servizi erogati. Sappiamo che la nostra è la Regione che tiene la maglia nera per quanto riguarda i Livelli Essenziali di Assistenza. Sappiamo che, forse e solo con estrema fatica e deprivazioni, la nostra Regione sta uscendo dalle secche del Piano di Rientro. Paradossalmente quelle strutture che operano in condizioni difficili, con pochi soldi, in aree interne dove è ancora maggiore la richiesta di assistenza ed è più difficile erogarla anche per questioni tecnico logistiche e, soprattutto, politiche, sono ora chiamate ad affrontare nuove emergenze e, malgrado negli anni abbiano dimostrato di saper offrire servizi di eccellenza (come è certamente il caso della Clinica Maugeri di Telese), mettono i loro dipendenti in una situazione pesante di incertezza sul proprio futuro lavorativo.
Certamente la FSI, rappresentata dal Segretario territoriale Tommaselli Giovanni e gli RSA D’Apice Carmina e D’Angelo Vincenzo, non potrà stare ferma a guardare questa ingiustizia compiuta non solo nei confronti dei lavoratori della Maugeri ma anche nei confronti della cittadinanza sannita e non, che in questi anni, grazie alle cure degli ottimi professionisti che vi lavorano, hanno potuto migliorare sensibilmente i servizi erogati.
Riaffermiamo con forza il nostro appello, assieme a quello di tutti gli altri sindacati, al Direttore Generale della Fondazione Maugeri, De Mattheis, di voler rivedere la sua posizione nei confronti dei lavoratori della clinica telesina, al Prefetto di Benevento di tenere aperto un tavolo permanente sulla “questione Maugeri” al fine di scongiurare tensioni sociali, e, infine, al Presidente Caldoro di voler aumentare del 10% la quota del fondo regionale che si assegnerà alla Clinica Maugeri di Telese per l’anno finanziario in corso, come, del resto, era apparso essere nelle intenzioni di Caldoro stesso.
Benevento e la Valle Telesina, in particolare, in questi ultimi anni, hanno già pagato le pene per miopi scelte politico – amministrative fatte tanto a livello centrale quanto, soprattutto a livello regionale. Ora i dipendenti della Maugeri di Telese Terme e, di conseguenza, i richiedenti assistenza, grazie a una scelta avventata del Direttore Generale De Mattheis di Pavia sono minacciati. Ad alcuni si preannuncia una revisione in peggio delle proprie condizioni contrattuali.
Chiediamo fervidamente ai rappresentanti politici e istituzionali di non abbassare la guardia, in questa strana estate 2014, dove si annuncia ottimismo e ripresa a chiacchiere e si registra, invece, un peggioramento delle condizioni di lavoro. La O.S. FSI attuerà tutte le forme di lotta necessarie per rallentare questo processo di degrado del nostro territorio che anche i politici e i dirigenti tutti hanno contribuito a consolidare anziché estirpare.
Giovanni Tommaselli