(Da Realtà Sannita anno XXXVII n° 10 1/15 giugno 2014 Pag. 7 ) Il trofeo Città di Telesia, gara podistica internazionale che si svolgerà il prossimo 15 giugno, segna l’inizio della stagione turistica in questo centro termale.
Il trofeo, partito come gara per soli amatori, col passare del tempo si è radicato in modo tale in questa realtà da divenire subito di livello internazionale, perché sono numerosi gli atleti partecipanti che provengono da oltre frontiera.
Perciò è tutto pronto in paese (e nel suo circondario) perché la corsa, dieci chilometri, riesca bene ed abbia successo come le edizioni precedenti, incardinata com’è nel programma di manifestazioni che caratterizzeranno l’estate telesina.
Ormai il nome della cittadina è legato a questo evento, di cui va orgogliosa e per il quale l’impegno è veramente tanto, specie da parte del gruppo sportivo che lo promuove.
Ad oggi, non si conosce ancora nei particolari il percorso, ma certamente sarà reso in buono stato di manutenzione per consentire ai partecipanti di affrontare le difficoltà che la gara comporta e non le difficoltà che il manto stradale potrebbe presentare: buche, pavimentazione sconnessa, sanpietrini mobili, altro. Con l’occasione del trofeo Città di Telesia è tutto il paese che si prepara all’accoglienza, oggi dei partecipanti a questo evento sportivo, domani di quanti vorranno frequentare Telese per le sue molteplici attrattive.
Naturalmente non tutto è perfetto ed anche qui, nel campo dell’accoglienza in genere e di quella turistica in particolare, qualcosa non va. Il riferimento principe è rivolto al tratto di strada che dalle terme porta all’ingresso della superstrada Telese-Caianello sulla provinciale per Cerreto. Un tratto di strada di un paio di chilometri il cui manto è ridotto veramente male.
Se volesse essere utilizzato per la gara, non sarebbe certamente idoneo. Altra difficoltà è lo stesso ingresso alla superstrada. Due anni fa, in un servizio analogo fatto per segnalare lo stesso problema, fu detto da qualche responsabile dell’Amministrazione Provinciale che l’ente erasenza soldi, ma che avrebbe provveduto a risolvere il problema asfaltando i circa due chilometri di strada dissestata e sistemando l’ingresso della superstrada.
A distanza di due anni niente si è fatto. Ora, vero è che la crisi morde, ma in questo caso riesce per davvero difficile credere che l’ente Provincia non riesca a reperire un po’ di fondi per realizzare quanto necessario se per davvero concorda nel ritenere opportuno (ed utile), per il buon nome di questo territorio, curare un aspetto molto importante quale è la viabilità.
Tanto è necessario perché questo piccolo tratto di strada è importante ed è percorso, tra l’altro, tutti i giorni e con diverse corse giornaliere dall’autolinee Marozzi, Caputo e Di Maio, che collegano il nostro meridione con il resto d’Italia e con l’Europa tutta.
Solo questa considerazione dovrebbe bastare a convincere chi di dovere a fare qualche piccolo sforzo in più per risolvere il problema evitando così di parlarne ancora l’anno prossimo noi, ma anche tutti quelli che continueranno a constatare questo brutto inconveniente che sa tutto di disinteresse e di abbandono.
Carlo Franco
Tutto vero,manca l’accenno al tanto promesso marciapiede fino alle ultime case,anche se sarebbe bello vederlo fino al Grand Hotel.
Un’ultima nota :
l’asfaltatura è sicuramente necessaria,a patto che non venga applicata sui duecento metri sotto al ponte della superstrada.
Da quando è stata fatta la “zigrinatura” dell’asfalto,non ricordo più un incidente,e sono già diversi anni.
Il manto d’asfalto, nel tratto della curva sotto al ponte, è stato “fresato”: la zigrinatura serve per mettere in sicurezza e migliorare l’aderenza delle vetture in un luogo dove di sono verificati numerosi incidenti, specialmente nei periodi e di pioggia.