Con un progetto avente come “promotore” il GAL Titerno: “Incentivazione di attività turistiche”, ed uno autonomamente presentato: “Il Sannio in tre parole: Arte, Cultura e Territorio”, Cerreto ha raggiunto un importante traguardo: ottenere i fondi per la spinta decisiva lungo la strada del turismo culturale e essere coinvolto, attraverso il GAL, con diversi enti locali del Titerno e della Valle Telesina al fine di qualificare e caratterizzare l’offerta turistica locale mediante il recupero di beni storico-architettonici e l’organizzazione di eventi e manifestazioni. Relativamente al progetto del GAL, che ha i suoi uffici da circa un anno nei locali della Comunità Montana, si sono resi disponibili oltre un milione e mezzo di euro a favore di Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Pontelandolfo, Ponte, San Lorenzello, San Lupo, San Salvatore Telesino, che avevano presentato iniziative progettuali nell’ambito della misura citata. Si tratta di progetti ambiziosi che hanno come obiettivo quello di accrescere l’attrattiva delle aree rurali, valorizzare le risorse naturali, architettoniche e culturali del territorio in chiave turistica, promuovere la conoscenza dei prodotti di qualità dell’area, realizzare punti informativi ed espositivi, dar vita ad un calendario concertato e concordato di eventi sul territorio tale da prefigurare un vero e proprio cartellone di offerta turistica integrata, periodica e ricorrente. Per Cerreto si tratterà di un percorso guidato nella “Città nuova” e nei siti di San Giovanni, Cerreto Vecchia e Madonna della Libera con il suo Museo della Civiltà Rurale ed il suo Tempio Sannitico, UNICO in Campania.
“Il Sannio in tre parole: Arte, Cultura e Territorio” Passeggiate culturali nel cuore di Cerreto Sannita tra ceramica, monumenti e cultura contadina.” è invece, il progetto finanziato dalla Regione con 300.000 Euro per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio di Cerreto Sannita.
Il progetto si concentra soprattutto su un evento di alto profilo, un “Salone internazionale dell’Entroterra” con l’obiettivo di promuovere i prodotti artigianali e gastronomici di altissima qualità, come la ceramica, l’olio, i latticini e, comunque, i prodotti della terra e inoltre vedrà la realizzazione di un evento espositivo permanente sugli utensili e gli strumenti per la lavorazione ceramica.
L’idea è quella di un progetto innovativo d’integrazione culturale che vede, tra l’altro, un’esposizione insolita delle ceramiche artistiche cerretesi, degli strumenti utilizzati per la sua realizzazione, e del loro uso nella cultura contadina per la conservazione e la preparazione dei prodotti della terra madre. Entrambi i progetti sono legati da un solido filo di Arianna che lega tra loro le varie sfaccettature della nostra cultura, da quella artigianale a quella enogastronomica, da quella storica a quella urbanistica per favorire la promozione culturale della città e il suo inserimento sul mercato turistico nazionale e internazionale.   Ma perché ciò si avveri, perché Cerreto che con i Carafa seppe diventare una  “città nuova, che supera i vecchi schemi urbanistici e prefigura la città borghese…” come dimostrano i convincenti studi dell’arch. Nicola Ciaburri, sappia dare di sé anche una “immagine nuova”, occorre la collaborazione di tutti e, soprattutto, non sbagliare nessun passo, nemmeno quelli che ci sembrano…inutili,  con la capacità di coniugare tra loro le varie eccellenze che il territorio offre.

Lorenzo Morone

 

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