
Giovedì 1 maggio, ore 18, nello scenario di Palazzo Maturi, ad Amorosi, sarà inaugurata la mostra ‘Volto di donna’ di Roberto Riccio. Nel panorama internazionale dell’arte contemporanea dal 1985, di formazione architetto d’interni, nato a Milano, il suo percorso di vita lo ha portato a girare il mondo come missionario laico e artista (Italia, Kenya, Tanzania, Somalia).
La mostra Volto di donna, visitabile fino al 18 maggio prossimo, è un’esposizione itinerante che, da anni, sta toccando tante importanti città italiane ed estere (Roma, Milano e Venezia, per poi spostarsi in Europa, Africa, America) per un notevole successo di critica e pubblico. Al rientro in Italia, dopo alcune tappe in Belgio e Spagna, sarà presente in un’unica tappa campana ad Amorosi, per l’inaugurazione del neo Museo di Arte Moderna MAMA.
L’inaugurazione prevede una particolare performance e presentazione del percorso mostra e del tema, con letture interpretate da Gli Amici della Biblioteca di San Salvatore Telesino e Andrea Fiorillo. Seguirà la performance musicale di Verdiana Leone e Patrizio Paladino, con arpa celtica e percussioni. Un percorso di sonorità che esprimeranno lo stato fiabesco ed emotivo di vita delle donne del nord Europa, creando un contrasto ed un completamento della visione DONNA voluta da Roberto Riccio.
L’esposizione Volto di donna rientra nel progetto umanitario di ComicsxAfrica e parte del ricavato delle opere sarà devoluto per la realizzazione e il sostegno dei nuovi progetti umanitari in Africa.
La mostra affronta e rappresenta il concetto dell’essenza donne nelle varie culture e si articola in quattro sezioni: prima sezione (40 disegni – rappresentazione di uno stato d’animo con simbolismo che attraverso trasformazioni culturali modifica fisicamente e psicologicamente la figura femminile); seconda sezione (40 fotografie – introspezione e quotidianità dell’essere donna nel mondo); terza sezione (40 quadri – il valore dello sguardo e del corpo di una donna che nell’attuale quotidianità combatte contro ogni violenza fisica e culturale); quarta sezione (10 sculture – la donna con il rapporto tra l’essere legata e la richiesta di essere legata all’essere Donna). Ogni sezione è accompagnata da istallazioni e video-istallazioni a rafforzare e sostenere il messaggio e concetto dell’intera esposizione. Ingresso gratuito.
Maria Grazia Porceddu