La Ghiandaia, un uccello che ha “creato” estese foreste di grandi alberi (querce e castagni) in vari continenti. E continua a farlo.Il nome ghiandaia deriva dalle preferenze alimentari di questo uccello, che per nutrirsi fa largo uso dei frutti della quercia (le ghiande).

È un uccello molto schivo e non è facile vederlo, ma è piuttosto diffuso (sicuramente più di quanto può immaginare chi non lo conosce), specialmente in collina e, nei mesi estivi, in montagna.A volte lo si vede mentre si viaggia in macchina quando esso attraversa in volo la strada.

Per l’inverno raccoglie soprattutto ghiande e castagne, nascondendo le sue provviste nel suolo del sottobosco e delle campagne, nella corteccia degli alberi, nei ceppi. Molte ghiande vengono recuperate e mangiate, anche nella primavera successiva, ma molte altre restano abbandonate e danno luogo a piantine di quercia che poi si sviluppano e diventano alberi.

Stesso discorso vale per le castagne. Le ghiandaie dimostrano di possedere un’eccezionale memoria visiva, riuscendo a recuperare anche a distanza di tempo le ghiande in precedenza nascoste, e persino quando sul terreno c’è una coltre di 40 cm di neve. Con abilità spostano prima la neve e poi dissotterrano le ghiande.

 Emidio Civitillo

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