E’ giusto parlare di IMU, di tasse, di costi della spazzatura ma e’ forse ancor piu’ giusto parlare di rischio sismico, meteo.idrogeologico- idraulico. Cittadini in Movimento vuole solo che i cittadini di Telese Terme possano conoscere lo stato reale di quello che si fa’ e che si e’ fatto in questo paese anche a seguito dei recenti eventi sismici di fine anno 2013 .
La nostra zona e’compresa nella zona a piu’ elevata sismicita’ ovvero quella centro-meridionale posta lungo la dorsale appenninica –Benevento –Irpinia e se si pensa che gli eventi sismici verificatesi in Emilia Romagna nel 2012 con magnitudo 5.9 ed ipocentro posto a 6,3 km di profondita’, in zone definite a bassa sismicita’ hanno provocato seri danni alle abitazioni presenti ed alla popolazione, ci chiediamo cosa sarebbe successo a Telese Terme (zona ad elevata sismicita’ ) se l’ultimo evento sismico del 29.12.2013 con magnitudo 4.9 ed ipocentro a 10 km di profondita’ circa, fosse stato piu’ elevato di quello dell’Emilia.Il territorio della provincia di Benevento, secondo l’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n.3274/2003 aggiornata con la delibera della giunta regionale della Campania n. 5447 del 07.11.2002, si puo’ classificare nella zona sismica 1 (ag ≥ 0,25g), corrispondente alla zona piu’ pericolosa dove si possono verfificare forti terremoti.I criteri per l’aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell’Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l’intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell’accelerazione orizzontale massima su suolo rigido o pianeggiante ag, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.
La situazione delle veriche sismiche dell’ O.P.C.M. 3274/2003.non si conosce ma si sa che una Pubblica Amministrazione, deve tener conto della verifica in sede di pianificazione triennale l’eventuale intervento potrebbe concretizzarsi a distanza di qualche anno dal momento in cui si è avuta contezza della situazione di rischio”; mentre se il soggetto è un privato egli comunque deve attivarsi in funzione degli esiti della verifica interagendo con il tecnico che l’ha redatta: qualora emergesse la necessità di un intervento esso dovrebbe essere attivato in un tempo compatibile con le condizioni di rischio riscontrate”.
Allarmante e’ poi la situazione degli edifici scolastici.
Su dieci regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. tra le scuole in zone a rischio, appena una su dieci è stata controllata e di moltissime non si conoscono nemmeno gli esiti delle perizie.
Solo Lazio e Abruzzo, infatti, hanno finora pubblicato gli esiti delle verifiche sulle scuole.
Vi è poi un’opportunità di accedere a fondi che, nell’attuale contesto economico, non va trascurata; il Comune di Ponte (BN) di recente ha pubblicato un avviso alla popolazione per presentare domande per accedere ai contributi del fondo per la prevenzione sismica (vedere sito
web) di cui all’O.P.C.M. 4007/2012 a seguito del D.G.R. n. 118 /2013 , relativi ad interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o eventualmente di demolizione e ricostruzione di edifici privati.
Ed il Comune di Telese Terme cosa fa in merito?
E’ nostra intenzione sensibilizzare l’Amministrazione ad essere più attenta alla problematica al fine di evitare di subire inermi eventuali catastrofiche conseguenze. All’interno della nostra associazione, non solo tra i firmatari della presente nota, ci sono professionisti disponibili per collaborazioni no profit allo scopo di migliorare e valutare sismicamente gli edifici pubblici come nel caso della scuola materna dove i bambini occupano il piano terra non antisismico, quando il superiore, antisismico è vuoto.
Offriamo la nostra disponibiltà e dedizione mettendo al servizio della cittadinanza idee e proposte per assicurare ai nostri figli un futuro migliore.
Telese Terme 05/02/2014
Armando Pigna e Davide Sorriento