La Giunta di Telese Terme, probabilmente conscia della sua debolezza, ha pensato bene di adottare e pubblicare, a poche ore dal Consiglio di martedì, una delibera che, di fatto, accoglie i punti cardini da me proposti in merito alla riorganizzazione dell’attuale fallimentare sistema di gestione dei rifiuti, sottraendosi così alla discussione sul merito della questione.

La mia iniziativa è stata principalmente indirizzata a spingere la Giunta a porre in essere quattro azioni volte a: predisporre un progetto di gestione rifiuti (ad oggi inspiegabilmente inesistente) per eliminare la frammentazione e le inefficienze dell’attuale sistema adottato; separare lo spazzamento dalla raccolta e trasporto dei rifiuti; inserire la tariffa puntuale basata sul principio di “chi differenzia risparmia”; espletare una nuova gara di appalto che consentirà, se fatta con la dovuta trasparenza grazie al ribasso che sarà conseguito, un risparmio almeno tra il 10-15% rispetto agli attuali costi del servizio.

La delibera adottata dalla Giunta recepisce praticamente tutti i suddetti punti. Chissà perché non li hanno voluti attuare quando facevo parte della maggioranza e nemmeno quando li ho ribaditi nella lettera che ha accompagnato le mie dimissioni da Assessore. Non ne avrei certamente avuto io i meriti e soprattutto, cosa più importante, i cittadini, i professionisti e gli imprenditori di Telese avrebbero risparmiato per il 2013 un bel po’ di Euro sulla tassa dei rifiuti. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti. Su questo sono poco fiducioso, vista la straordinaria capacità dimostrata sino ad ora dalla maggioranza al non fare.

In merito alla discussione sviluppatasi nel Consiglio Comunale, successivamente al ritiro della mia mozione, penso sia il caso di stendere un velo pietoso. Avevo io stesso accolto la proposta di far svolgere comunque il dibattito, sebbene non previsto da alcun regolamento, anche per consentire ai cittadini presenti di ascoltare le varie posizioni.

Come si fa a non comprendere che se è aumentato il ruolo Tarsu significa che sono aumentati i costi di gestione; come si fa a non dire che in merito all’isola ecologica egli stesso aveva avocato a se la questione del finanziamento Regionale, rassicurando la Giunta che non vi erano problemi, tant’è che la stessa Giunta non ha voluto adottare la delibera da me proposta di opposizione al decreto ingiuntivo della ditta; come si fa a non ammettere che il comune da tempo non è più in anticipazione di cassa grazie allo straordinario lavoro fatto negli ultimi dieci anni, nonostante il crollo degli incassi relativi agli oneri di costruzione ed alle multe (circa un milione e mezzo di euro in meno); come si fa a sciorinare numeri in merito a presunti debiti, quando Aceto stesso e tutta la maggioranza ha sempre votato favorevole dal marzo 2010 ad oggi sia ai bilanci preventivi che a quelli consuntivi.

La relazione di Aceto e la affermazione del Sindaco, non portano alcun contributo per creare qualche posto di lavoro in più, per diminuire la tassa sui rifiuti, per venire incontro alle esigenze delle famiglie e degli imprenditori in difficoltà. Per questo non merita il confronto.

Mi meraviglia vedere persone, come Patrizia Tanzillo, Carmine Covelli e Franco Bozzi, che certamente percepiscono la sofferenza in cui versa il Paese, assecondare le decisioni della maggioranza.

Gennaro Capasso

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