“Non di soli tagli vive l’Uomo”!!! Apprendiamo, con cauta soddisfazione, la notizia lasciata trapelare dalla carta stampata che è intenzione del Presidente Caldoro ricorrere alla Corte Europea sulla non corretta ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale per la Regione Campania. D’altro canto, anche il Rapporto OASI della Bocconi asserisce, con dati alla mano, che mezz’Italia è sanitariamente al crack. Il disavanzo annuale del SSN è stato notevolmente ridimensionato. È sceso dal 17,3% del 2011 allo 0,9% nel 2013. Questo grazie al fatto che è sceso il deficit sanitario delle regioni soggette a “piani di rientro”. Tuttavia a questo “dato positivo” non corrisponde un’adeguata capacità del SSN di rispondere ai bisogni e erogare i servizi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza.

Dal 2009 al 2013 la riduzione del disavanzo per la sanità campana è stata consistente. Eravamo a 853 mln di euro di disavanzo e ora siamo a 65 milioni. Questo è stato possibile anche grazie alla “dieta di ferro” imposto al personale sanitario, il cui costo è passato dai 3 miliardi 346 milioni di euro del 2009 ai 2 miliardi 883 milioni del 2013. È scesa anche la spesa farmaceutica mentre quella per beni e servizi si è mantenuta quasi stabile.

È risaputo che a fronte dei piani di rientro le regioni hanno risposto imponendo nuove e maggiori tasse locali, aumentando i ticket, e sforbiciando qua e là alcuni ospedali non in linea con i target regionali prefissati senza organizzare, e questo è gravissimo, l’assistenza ai malati che deve esserci quando si lascia una struttura ospedaliera. In Campania si scopre, grazie al rapporto AGENAS che l’assistenza negli ospedali è peggiore che altrove.

Oggi la Ministra Lorenzin sarà presso la Camera dei Deputati e qui fornirà indicazioni e informative circa lo stato di salute del nostro SSN e i numeri per il 2014 appena iniziato. Speriamo che le “voci di corridoio” su nuovi tagli da imporre alla sanità campana non siano fondate. Anche noi, come Caldoro, riteniamo che non si può negare il diritto alla salute ai cittadini campani. La F.S.I. campano guarderà, con attenzione, lo svolgimento degli eventi nelle prossime ore e si riserva di verificare la possibilità di aderire a una class action, paventata dallo stesso Caldoro, qualora il Governo prosegua nel non volere garantire ai cittadini utenti della Campania parità di trattamento, garantito dalla Costituzione.

Le cronache giudiziarie in atto nella provincia di Benevento certo non stanno aiutando i nostri responsabili a concentrarsi sugli obiettivi di rilanciare l’offerta sanitaria a tutti i livelli. Questo è un danno a tutti i sanniti. Confidiamo nella Magistratura ma auspichiamo un ritorno alla sintonia dei politici tutti perché lavorino insieme a salvaguardare il nostro patrimonio culturale che viene quotidianamente “maciullato” dagli attacchi mediatici che “fanno di tutta l’erba sannita un fascio”. Bisogna rispettare le leggi e occorre agire nel rispetto della dignità altrui. Non aggiungiamo altro.

 

Giovanni Tommaselli

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