L’escursione di Dicembre del trekking Culturale Telesi@ è stata entusiasmante ed istruttiva oltre ogni rosea previsione. Alla partenza 48 unità delle quali una decina aggregate dall’Istituto Comprensivo di Amorosi. L’esperienza oltre i mille metri di altitudine, con picco a 1305 mslm, è risultata gradevole anche per le favorevoli condizioni atmosferiche. Tutte soddisfatte le aspettative della vigilia: spettacolari panorami, temperatura gradevole, utilizzo del rifugio forestale, allestimento di brace per salsicce ed hamburger, osservazione delle stelle con telescopio e tanta tanta allegria. Grande assente il Maestro Tagliaferri che però ha tracciato il percorso una settimana prima e lo ha trasmesso alle due guide CAI che hanno diretto la comitiva: Gianna Volpe e Ottorino Volpicelli. Gli altri adulti presenti: Giancarlo Simone in qualità di genitore, Angelo Salvione come vicepreside accompagnatore degli alunni di Amorosi, la prof.ssa Rosalba  Casale che ha curato l’uso del telescopio, il prof.Alberto D’Onofrio in qualità di storico e il prof.Giovanni Forgione come coordinatore del Trekking Culturale Telesi@. Il supporto tecnico delle due guide è stato esemplare: riunione breve prima della partenza, conteggio dei partecipanti, apertura e chiusura del gruppo a vista tra loro, compattamento della comitiva quando questa tendeva ad allungarsi. Il percorso, che ha avuto inizio da località Arolo con vista sul pianoro di Camposauro, è proseguito sul crinale panoramico di Monte Alto Rotondi fino al “Tumulo della Croce”.

Per i non esperti di topografia del Taburno-Camposauro è meglio presentare questo percorso come la parte più alta della montagna di Solopaca; in pratica osservando questo monte dalla valle telesina, si scorgono con facilità le due punte estreme: siamo partiti dal picco a sinistra (Vota Retunno) fino a raggiungere (quasi) l’estremità destra sulla quale abbiamo fatto la pausa pranzo (Tumulo della Croce). Al giro di boa non siamo tornati sullo stesso percorso ma siamo scesi nel vallone Lampazzuoli fino a raggiungere il rifugio forestale che ci è stato messo a disposizione dal comune di Vitulano. Il tramonto ha visto diverse attività del gruppo: la raccolta della legna secca per la brace, la preparazione degli arrosti e di altre specialità gastronomiche, la sistemazione del telescopio per l’osservazione delle stelle. In tanti hanno preferito l’attività ricreativa sul bel prato verde adiacente al rifugio in località “Fontana della Ternità”. Per molti è stata la prima esperienza in notturna in montagna con torce e grande falò fino all’apparire della luna piena che ha illuminato “a giorno” i prati e gli alberi. Piccolo imprevisto: un cane abbandonato da poco, domestico e con collare, si è aggregato alla compagnia ed è stato adottato da uno studente che lo ha portato a casa. La parte storico-culturale è stata curata ed illustrata in itinere dal prof. Alberto D’Onofrio, appassionato di storia locale anche se docente di Matematica e Fisica. Tra le tante bellezze ambientali viste citiamo la meravigliosa faggeta tra monte Alto Rotondi e Pizzo Alto, numerosi agrifogli alcuni anche a forma di capanna, le “Fosse della Neve” e cioè i nevai, la via crucis in salita su Pizzo Alto la cui croce metallica si scorge anche dalla valle. La prossima escursione a gennaio riguarderà un tracciato a bassa quota, un trekking fluviale che toccherà tutti i corsi d’acqua di Telese, passando per l’antica città di Telesi@. L’amico Flaviano Di Santo appassionato di storia locale è avvisato e nello stesso tempo invitato a recitare il ruolo di esperto per l’occasione.

Giovanni Forgione

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