Sabato 21 Dicembre 2013, presso il Comune di Telese Terme, si riuniranno i rappresentanti dei Comuni interessati, per eleggere il Presidente dell’Unione dei Comuni. Allorché noi delle Associazioni culturali proponemmo, per la prima volta, questo argomento, negli incontri organizzati presso il Comune di Castelvenere, vennero manifestate varie perplessità, da parte di alcuni Sindaci i quali, pur essendo personalmente favorevoli all’iniziativa, tuttavia rimanevano convinti che la maggiore difficoltà sarebbe scaturita dal superamento del campanilismo, ancora molto sentito dalle popolazioni locali. Invece noi, in quel lontano pomeriggio del 17 Dicembre 2011, nella Sala consiliare del Comune, eravamo pienamente  convinti del contrario. Infatti, subito dopo, pubblicammo un volume dal titolo “TULISIOM  NOVA”, in cui si manifestava tutta la nostra adesione a questo progetto. Ed ecco che, dopo solo alcuni mesi, è stato possibile raggiungere un pieno accordo tra le Amministrazioni interessate, per cui, allo stato attuale, sembra si possa affermare che la Città Telesina abbia imboccato la giusta direzione per il raggiungimento degli scopi che si propone, cioè l’Unione dei Comuni in un’unica entità territoriale. Certamente non è stato facile raggiungere questa uniformità di intenti, anche perché, fino a non molti anni or sono, le rivalità e le invidie tra gli abitanti dei Comuni limitrofi apparivano preminenti e quasi insormontabili. Poteva tra l’altro accadere che due famiglie, le quali abitavano in case coloniche poste a poca distanza tra loro, dopo anni di amicizia e reciproco rispetto, si accorgessero d’un tratto  che una sottile linea di confine tra le abitazioni, assegnava i due nuclei familiari a due Comuni distinti, da sempre in competizione tra loro. A questo punto, bastava un piccolo malinteso, perchè i rispettivi componenti familiari iniziassero a lanciare una serie di improperi, nel linguaggio colorito del tempo, rivolti agli avversari, colpevoli di appartenere ad un Comune diverso e da sempre non gradito. “ Noi non abbiamo nulla da spartire con voialtri “faccistorti” solopachesi”. “E noi non vogliamo avere a che fare con dei “capocotti”. “E poi vostro figlio, da quando si è trasferito a “l’acqua fetente”, è diventato anche lui un “abbuzzagnato”.

Queste tuttavia sono cose di altri tempi. Oggi, nella Valle Telesina, si respira aria di civiltà. Si è capito in fondo che, anche se i paesi hanno nomi diversi, la gente è la stessa. Identiche le radici e le aspirazioni. Qui  le persone preparano le medesime coltivazioni, qui troviamo gli stessi prodotti tipici e, nei visi delle persone, addirittura la stessa conformazione morfologica. Lo dicevano, in fondo, anche gli antichi storici locali, come Gino Doria, allorché affermava: “Qui la gente vi mostrerà la sua vera essenza italica nei tratti somatici – volti adusti, segnati, color di cotto – nel costume che conserva l’antica grazia, e soprattutto nel carattere, laconico, severo, improntato a grande dignità. Se dovessi dire che cosa mi piaccia di più in questi Sanniti, direi che è proprio il loro signorile riserbo, anzi una loro contenuta fierezza, che li sostiene nelle avversità e li fa discreti nelle gioie; individuali o collettive che, queste o quelle, siano”. Ed ancora troviamo, in queste contrade, il medesimo dialetto, come aveva già notato Francesco D’Ovidio: “Anc’oggi, là dove il vero vecchio Sannio incomincia, per esempio a Telese, si passa quasi repentinamente dal dialetto campano ad un dialetto che per poco non è molisano: né solo per quei caratteri linguistici che ogni dialettologo può cogliere, ma altresì per quel che dicesi l’accento, per quell’elemento cioè imponderabile che solo l’orecchio domestico percepisce appieno”.

E allora, occorre considerare, questa data del 21 Dicembre, come un evento per così dire storico, per le popolazioni telesine. Chi sarà il nuovo Presidente dell’Unione: un rappresentante di Solopaca, oppure di Amorosi? Uno di Castelvenere  oppure di Telese? Non ha ormai più alcuna importanza. Sarà semplicemente colui che, prendendola per mano, guiderà e condurrà la Valle Telesina verso il futuro.

Nicola Pacelli

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