Il concerto, teso ad onorare il ricordo del poliedrico Compositore/pianista, letterato/direttore d’orchestra e musicografo, nonché docente di Storia della Musica nei Conservatori di Napoli, Torino e Milano, Rino Maione, airolese di nascita e conosciuto in tutto il mondo, si è svolto sabato 26 ottobre nel Teatro Comunale di Airola, alla presenza del sindaco Michele Napoletano, che ha sottolineato il particolare legame che unisce la famiglia Maione alla città di Airola e la ferma intenzione del Comune di fondere indissolubilmente il nome del musicista al suo luogo natio, probabilmente intitolando a suo nome qualche luogo pubblico di rilevante importanza.

Ad introdurre il concerto l’ex presidente del Conservatorio di Benevento ed attuale Commissario Ministeriale Straordinario del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, Achille Mottola, che ha con competenza e leggerezza descritto quanto i musicisti di lì a poco avrebbero eseguito: Preludio, Sarabanda e Giga dalla Terza Suite per violoncello di J. S. Bach, effettuata dal talentuoso violoncellista Emilio Mottola, volta ad omaggiare l’ultima fatica letteraria del Maestro, dedicata per l’appunto al violoncello. La Canzone, marcetta e danza  opera 31 di Rino Maione, eseguita da par suo da Orazio Maione, anch’egli prestigioso pianista e docente di pianoforte presso il Conservatorio di Campobasso. Una bellissima lirica di Franco Alfano, La notte e l’anima (per sottolineare il legame che unì Rino Maione a quello che è considerato l’ultimo operista napoletano), cantata dal tenore David Fruci accompagnato al pianoforte da Gennaro Musella. Quattro frammenti lirici Opera 29 del Maestro, eseguiti dal trio composto dalla violinista Eleonora Amato, dal flautista Vincenzo Gaudino e dal pianista Gennaro Musella.

Infine, l’Ouverture per orchestra da camera I Traci amanti di Domenico Cimarosa, tesa a sottolineare l’appassionata attenzione alla ricerca e alla riscoperta di repertori poco frequentati da parte del Maione e la sua massima cura nella revisione per esecuzioni moderne e per la direzione d’orchestra.

Il complesso orchestrale dell’Ouverture, che risultava costituito da Vincenzo Iovino (1° violino), Federica Paduano (2° violino), Umberto Camerlengo (viola), Emilio Mottola (violoncello), Umberto D’angelo (oboe), Luca Martignano (corno) e Gerardo Papa (corno), è stato ampiamente elogiato dal presidente Achille Mottola che, oltre a sottolineare la grande professionalità di ognuno dei suoi componenti, ha voluto dedicare una particolare attenzione al giovanissimo violinista castelvenerese Vincenzo Iovino, definendolo “splendido talento del Conservatorio di Benevento”.

Gerardo Iovino

 

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