La Funzione Pubblica BN e la CGIL BN, sono allarmate per l’emergenza sociale ed ambientale che si è determinata sul territorio del comune di Fragneto Monforte, a causa dei roghi di eco balle che si susseguono da settimane presso il sito Toppa Infuocata, con una dinamica che va assumendo aspetti sempre più preoccupanti e drammatici. Nel nostro Paese si sa, l’unico modo per bloccare fenomeni, chiaramente di matrice delinquenziale, è l’intervento dell’esercito, quale soluzione d’urto, immediata, per garantire il controllo del territorio, dal momento che quest’ultimo non ha i mezzi per poterlo fare da se. Che provvedano dunque, coloro che possono, impedendo ulteriore scempio del nostro territorio.
Il fenomeno criminale, la dinamica emergenziale, trovano spazio ancora una volta, perché i problemi seri nel nostro Paese, e nel nostro territorio, non trovano mai soluzioni frutto di una logica programmatoria, strategica, condivisa, con il territorio e con le popolazioni interessati.
La gestione del ciclo integrato dei rifiuti, in Campania e conseguentemente, in provincia di Benevento, non riesce ancora a trovare una definizione normativa. Questo a testimonianza di quanto sia difficile nella nostra realtà approcciare certe problematiche, avendo come obiettivo il solo interesse della tutela del territorio, della popolazione che vi abita, e la garanzia di offrire servizi al cittadino degni di questo nome e delle tasse che lo stesso paga.
Sorge il dubbio che non tutti gli attori in partita vogliano arrivare ad una disciplina del ciclo ragionata, efficiente ed efficace.
Auspichiamo un intervento legislativo, chiaro e cogente, finalizzato ad inasprire fortemente le pene per chi commette reati legati all’ambiente, oggi nel nostro paese diversamente da quanto dispone l’Europa, si incorre solo in sanzioni amministrative (multe), di poco peso; occorre invece, che oltre alla vigenza del principio: “chi inquina paga”, siano previste pene di carattere interdittivo, che abbiano maggiore efficacia deterrente.
Risolvere il danno ambientale, che spesso è irreversibile, con delle “semplici” multe, facilmente pagabili da parte di chi opera nel settore in questione, è come spegnere il fuoco con la benzina…
Le diverse sfaccettature della “Questione Ambiente” in Campania dunque, assumono toni sempre più drammatici, tra gli altri, la condizione dei circa 2000 lavoratori dei Consorzi, che sono sull’orlo del licenziamento, a causa di una legge che tarda ad arrivare.
I lavoratori dei consorzi del beneventano, nonostante il momento di forte disperazione che stanno vivendo, a causa delle procedure di licenziamento avviate, sono disponibili a “dare una mano”, per contrastare l’aggressione in atto nei confronti del nostro territorio.
Benevento lì 25/09/2013
Il Segretario FP CGIL BN | Il Segretario Gen.le CGIL | |
Franzè Giannaserena | Rosita Galdiero |