Noi allieve del primo anno dell’Iss Carafa-Giustiniani, settore tessile, abbigliamento e moda sito a San Salvatore, in occasione della manifestazione arte e moda svoltasi il 27/07/2013 in Piazza Nazionale, abbiamo ricordato alcune sarte del paese, sfilando con i loro abiti. Esse, con la loro laboriosita’ e nel loro piccolo, hanno contribuito a diffondere i dettami della moda del tempo, tenendosi aggiornate e, nello stesso tempo, assecondando la personalità delle clienti.
Come delle provette modelle, abbiamo indossato abiti creati nell’arco di tempo che va dagli anni ’50 ai nostri giorni. Gli abiti ci sono stati gentilmente concessi dai parenti delle abilissime sarte e da alcune signore che li hanno conservati con cura, visto il pregio dei tessuti e la qualificata manifattura. Abbiamo studiato che nella creazione di un abito c’e’ tanta poesia, la stessa che le sarte di San Salvatore profusero nel realizzare questi capi.
Validissime artigiane che non solo si occupavano della famiglia e della casa, ma si adoperavano con la loro arte per far sì che le donne del loro paese e di quelli limitrofi fossero alla moda indossando abiti creati con maestrìa. Abbiamo sfilato con gli abiti della signora Clementina. Come ricordano i figli, soprattutto in occasione della festa del santo patrono, in casa vi era un incessante lavorìo, ed una stanza era colma di vestiti pronti per essere indossati. Poi, quelli della signora Peppinella che lavorò instancabilmente fino a prima di ammalarsi. Punto dopo punto, creava abiti per ogni occasione: da sposa e lingerie ricamata per il corredo: per lei niente era impossibile. Abbiamo proseguito con la signora Maria, altra artigiana molto professionale e scrupolosa. Per tutti era un’amica, una donna che si preoccupava di adattare l’abito alla personalita’ della cliente, con gusto e semplicita’ . Poi, infine, quelli di Clelia che, grazie alla mamma maria, aveva respirato fin da piccola l’amore e la passione per l’arte della moda le amiche ricordano che gia’ alle elementari cuciva abiti per le loro bambole. La sua passione era la sartoria, ed anche se aveva intrapreso studi diversi, collaborava alle sfilate di moda nazionale ed internazionale, organizzate dal fratello domenico.
Quest’ anno abbiamo ricordato solo alcune di loro, ma nostra intenzione e’ proseguire e menzionare tutte le altre, che hanno lavorato con tanta passione ed hanno dato un fondamentale contributo alla moda. Anche se in vacanza, ci siamo attivate attraverso una ricerca -azione per informarci sulla loro personalita’, sul loro modo di lavorare, ed abbiamo studiato infine le tendenze che hanno caratterizzato gli anni ’50- ’60 -’70, fino ad oggi. Inoltre, abbiamo compreso che preparare una presentazione di modelli richiede molto tempo ed un costante impegno.
Noi, per fortuna, siamo state sostenute da un valido professionista del settore: Domenico Pallotta, che cura nei minimi dettagli tutte le sue sfilate. Difficolta’ incontrate? La maggiore: adattare i vari modelli alle nostre taglie, perche’ non tutti corrispondevano alle nostre misure, pertanto ci sono stati utili i validissimi insegnamenti acquisiti frequentando il laboratorio “l’arte del cucito –cucire insieme per solidarieta’”, tenuto dagli anziani del centro polivalente” eta’ dell’oro.” Il momento più divertente e’ stato ricevere i complimenti di tutti coloro che ci hanno viste sfilare, che hanno ammirato gli abiti e sono stati indulgenti verso noi, modelle improvvisate. Abbiamo deciso di raccontare ai lettori di” vivi telese” la nostra nuova esperienza perche’, anche se in vacanza, abbiamo appreso tanto: ci siamo divertite e, per qualche giorno, ci siamo tuffate nel mondo della moda e del lavoro, con cui in seguito dovremo confrontarci; abbiamo compreso la vera essenza di questo mestiere apprendendone i fondamenti, e, nello stesso tempo, abbiamo ricordato con un percorso di ri-valorizzazione delle brave artigiane. Ringraziamo di cuore la prof. di lettere che ha organizzato tutto il progetto.
Lucia Montella