Nelle città medio-piccole, lo sport è indicatore piuttosto affidabile dello stato di salute di istituzioni e tessuto imprenditoriale,lo sport è un’attività umana che riguarda almeno 4 importanti dimensioni: la salute, l’educazione, la socialità, la qualità della vita.

Spesso mi viene chiesto da parte dei genitori cosa sia bene per la salute del proprio figlio, se smettere o continuare a fare sport. Una riflessione ad ampio raggio sul significato della pratica sportiva diventa imprescindibile.

Spesso sento dire che il bambino o la bambina ha iniziato a fare sport per “allargare i polmoni”, per non stare tutto il giorno davanti al computer o alla TV, perché era sovrappeso, perché “io ho fatto questa attività e così posso stare meglio dietro a mio figlio/a (senza chiedere se anche il ragazzo/a è d’accordo)… Lo sport, per fortuna, è qualcosa di più: se si ha la fortuna di trovare uno staff di dirigenti, allenatori, preparatori atletici, preparati e motivati, insegna a perdere, a riconoscere i propri valori e quelli degli altri, ad accettare i propri limiti, a confrontarsi, a rendersi conto, anche negli sport individuali, che si vince e si  perde tutti insieme. Si insegna il rispetto per i propri compagni e per gli avversari, si capisce cosa voglia dire sacrificarsi e impegnarsi per qualcosa (spesso ci vuole un anno di lavoro per andare forte una sola volta nella stagione!!!), ci si educa ad uno stile di vita sano.

Questi sono valori universali che, chi è stato atleta, si porta dietro per tutta la vita. Con questo senso del rispetto e di realtà verso se stesso e verso gli altri, la persona affronterà   gli studi, il lavoro, le relazioni interpersonali, insomma la vita.

A tal proposito, nel ricevere Sabato 10-08, all’interno dell’evento creato dal GIGANTE BUONO, il premio ” People First” rivedendo numerosi ex allievi diventati uomini, continuando nella loro crescita sociale, chi dottore, chi ingegnere, chi pilota, chi ammiraglio, chi professore, VEDENDO QUESTI RISULTATI non può altro che rendermi orgoglioso del lavoro svolto dalla nostra Scuola Calcio, non può che rendermi orgoglioso della scelta accurata degli istruttori, vera forza oscura del progetto.

Noi continuiamo più forti di sempre, raccomandiamo la stessa forza a tutte le altre associazioni sportive del nostro territorio, ricordando che siamo noi associazioni sportive giovanili a creare gli uomini di domani, continuiamo anche se non abbiamo gratificazioni pubbliche,nel nostro esempio essere riconosciuti tra le migliori 200 società italiane su 19.000, non ha procurato nemmeno una riga di commento dall’ufficio istituzionale cittadino preposto salvo due telefonate di amministratori;

aver portato nella nostra cittadina  11 ragazzi canadesi, con relativa residenza in un progetto con un’associazione mondiale culturale, non ha procurato nemmeno una riga  di commento dall’ufficio istituzionale cittadino  preposto,salvo due telefonate di amministratori.

Potrei andare avanti all’infinito sulle mancanze, ma considerando che nell’anno 2013 pubblicamente sia stato trattato un solo avvenimento sportivo(lo sport non si scopre in età avanzata e non merita conflitti di interesse, antipatia, invidia), resto con l’idea che nelle città medio-piccole, lo sport DOVREBBE ESSERE indicatore piuttosto affidabile dello stato di salute delle istituzioni e della qualità della vita, ma nelle nostre realtà lo SPORT fortunatamente riesce ad essere in corsia di sorpasso.

Un doveroso ringraziamento alle tante persone che calorosamente mi hanno accolto nella premiazione del premio People First

Grazie Saby Mainolfi

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