Qualche anno fa sul nostro territorio spuntarono delle aste strane (anemometri) in contemporanea con l’apparizione nel bilancio del Comune di Cerreto Sannita di una voce di bilancio che ci avrebbe reso ricchi di soldi e servizi: i soldi dell’eolico.

Un discreto movimento di opinione e l’operato di un gruppo di “difensori del territorio” riuscì dopo un paio di anni a far approvare in Consiglio Comunale la difesa di Monte Coppe dai mostri d’acciaio; nessuno allora si illuse che la battaglia fosse finita perché gli interessi in gioco erano e sono ancora oggi tali da rendere chiaro a tutti che avrebbero cercato “di sfondare” da qualche altra parte, presumibilmente dove non vi era opposizione alcuna da parte della cittadinanza.

Il momento che tutti temevamo sembra essere arrivato, i gruppi di interesse hanno trovato il varco per iniziare a riempire le nostre belle montagne di tanti pali eolici: li metteranno a San Lupo, a pochi centimetri dal confine di Cerreto Sannita, su Monte Coppe.

Al diffondersi della notizia corrisponde il forte rumore del niente: silenzio e rassegnazione, rassegnazione e silenzio come se i pali fossero stati già piantati e le ferite mortali già inferte al nostro territorio, alla nostra montagna.

Intanto i sindaci dei comuni di Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio,Guardia Sanframondi, Pietraroja, Puglianello,San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore,San Lupo hanno costituito l’Unione dei Comuni denominata “ CITTA’ DEI SANNITI” e,  all’art. 4 dello Statuto, si impegnano a svolgere in modo coordinato la funzione di programmazione e di rappresentanza politica del territorio in alcune materia tra cui, alla lettera b), tutela e valorizzazione ambientale.

Ognuno può avere le proprie rispettabili idee, ma crediamo che nessuna possa affermare che piantare pali eolici possa essere una forma di tutela e valorizzazione ambientale!

Cosa aspetta L’Unione dei Comuni a prendere posizione sull’installazione dei pali eolici nel proprio territorio? Una vera “CITTA DEI SANNITI” può permettere a chicchessia di infliggere al proprio territorio questo colpo mortale? I Sanniti non avrebbero difeso il loro territorio a costo della propria vita?

Le pale ancora non girano, siano sicuri di essere stati definitivamente sconfitti?

L’attuale ministro dell’Ambiente sostiene fermamente che quando si interviene in modo pesante sul territorio è necessario che vi sia un confronto, vi sia coinvolgimento e partecipazione, vi sia la consultazione delle popolazioni e dei portatori di interessi diffusi: abbiamo qualche consigliere regionale o qualche parlamentare che voglia investirlo della questione?

I mostri d’acciaio ancora non sono in piedi, qualche giornalista esprime il suo dissenso, qualche associazione chiede verifiche, qualche amministratore parla di turismo eco-compatibile ma tace sulla questione eolica:

NOI CERRETESI, NOI RESIDENTI NELLA CITTA’ DEI SANNITI abbiamo ancora voce per urlare il nostro NO?

Giovanni Pio Marenna per l’ ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE “DA SEMPRE PER CERRETO”

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