Preso atto che la Regione Campania, nonostante la nostra formale diffida, datata 16.04.2013, non ha provveduto ad emanare il Calendario Venatorio 2013/2014, come previsto e disposto dall’art. 24 della legge regionale n. 26 del 9 agosto 2012, lo S.V.I. ha dato mandato al suo Ufficio Legale di procedere a segnalare i fatti presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di competenza affinché si verifichi se, in tali comportamenti, si ravvisino estremi di reato ed in subordine di rivolgersi alla Magistratura Civile per valutare l’eventualità di richiedere il risarcimento danni, patiti e/o patendi, dai cacciatori campani.
Dichiarazione del Presidente Nazionale, Sindacato Venatorio Italiano, Mauro Panella.
“Lo S.V.I. è nato con l’intento di unire il frammentato mondo dell’associazionismo venatorio italiano e per pungolare e stimolare le associazioni venatorie a svolgere appieno il loro compito istituzionale ma, fermo restando il nostro intento, non intendiamo venire meno al nostro dovere, statutariamente previsto, di tutelare, in tutte le sedi opportune, la caccia ed i cacciatori italiani.
In questo quadro si sappia che siamo pronti ad utilizzare ogni mezzo legale per ottenere quei diritti che non sono mai stati garantiti ai cacciatori e siamo pronti a rivolgerci, come dimostrato sopra, alla Magistratura ogni volta che ce ne sarà bisogno.
Nessun Ente, Istituzione, associazione, gruppo o persona si deve ritenere immune dalla nostra azione ed infatti già al nostro Ufficio Legale è stato dato mandato di monitorare il comportamento degli Ambiti Territoriali di Caccia nell’emanazione delle graduatorie per l’ottenimento della residenza venatoria nell’annata 2013/2014. In mancanza di azioni risolutive ed immediate da parte di tali Organi, si procederà, quindi, a breve, anche nei loro confronti con le debite azioni legali.
Carmine Sanzari