
Nella qualità di componente del C.d.A. del Consorzio, Le chiedo di voler prendere atto della mia autosospensione dalla carica. Tale decisione scaturisce dalla constatazione che il ruolo e le funzioni del C.d.A. sono continuamente e costantemente mortificati.
Allo stesso modo, sono disattese -dal punto di vista formale e sostanziale- le già insufficienti previsioni statutarie, laddove il Bilancio di Previsione dell’anno 2012 è stato approvato nel Dicembre 2012, così come il Bilancio Consuntivo dello stesso anno, non è stato approvato nel termine previsto dall’articolo 35 dello Statuto.
Tale situazione -insieme a quella della verifica della complessiva validità regolarità del vigente Statuto (approvato nel lontano anno 1997) all’assetto normativo più recente regolante il funzionamento degli EE.LL. e loro consorzi e/o società partecipate, sebbene oggetto di specifico impegno del Presidente assunto all’atto della nomina del C.d.A. (circa tre anni fa)- ristagna ormai da tempo, pregiudicando ogni proficuo impegno nella mission istituzionale del Consorzio, finalizzata al potenziamento e miglioramento della risorsa.
A nulla sono valsi i ripetuti richiami al rispetto delle previsioni statutarie, formalizzati nelle rarissime occasioni di riunione del C.d.A. del Consorzio, così come gli inviti a relazionarsi con l’Impresa concessionaria, al fine di concertare proficue attività di programmazione e sviluppo del Complesso, anche in relazione alle spese per investimento finanziate con fondi europei dalla Regione Campania, ancora in corso e non ultimati.
Si rappresenta, ancora, che la situazione di deperimento di alcuni manufatti del complesso idrotermale, la necessità di aprire alla fruibilità la zona del Cerro, oggetto di recenti interventi e lavori, desta notevole preoccupazione ed è stata più volte portata all’attenzione del C.d.A., insieme con la richiesta di una puntuale istruttoria ed approfondimento.
Insomma, ad oltre tre anni dall’insediamento della Sua carica di Presidente, la funzione del CDA del Consorzio Idrotermale non ha avuto nessuna svolta positiva e non ha inciso minimamente nell’attuazione delle prospettive di sviluppo di questo importante Ente, per le ricadute che le azioni intraprese avrebbero potuto avere sul tessuto economico e sociale dei due comuni.
A mente delle considerazioni sopra esposte, per niente esaustive della complessa e delicata situazione della gestione del Consiglio di Amministrazione, il sottoscritto ritiene sussistenti ampie ragioni per rassegnare la propria autosospensione dalla carica di componente del C.d.A. fino alla convocazione della prossima riunione del CDA, in tal modo intendendo sollecitare la risoluzione delle problematiche rilevate.
Vincenzo Fuschini
Telese Terme, 24 Luglio 2013
Lettera inviata via mail :
- Al Presidente del CDA del Consorzio Idrotermale Sig. Pasquale CAROFANO
- Al Vice Presidente del CDA del Consorzio Idrotermale Avv. Fabio ROMANO
- Ai Membri del Consorzio Idrotermale
- Al Segretario del Consorzio Idrotermale
Meglio tardi che mai Vincenzo vero? Dopo tre anni di miei interventi su questo sito, dopo continui sollecitazioni al CDA, dopo ferme denunzie sullo stato di abbandono del parco termale, dopo richiami al rispetto degli obblighi contrattuali, dopo finanziamenti europei individuati sul luogo sbagliato. E’ la risposta al comportamento del gestore: Il Consorzio Idrotermale non solo è un ente inutile ma è dannoso per Telese. E tu sei in ritardo di tre anni. E Telese ha perso altri tre anni. E Telese è sempre in attesa. Pietro Quercia.
Non merito risposta è vero? Ma cosa potete dire a vostra discolpa! Ed io continuo a provocarvi.
Pietro Quercia.
Caro Pietro, sono stato fuoti una settimana e non ho avuto modo di consultare spesso le pagine di vivitelese. Intanto ti preannuncio che in settimana farò delle verifiche sulla questione del cerro. Poi parlerò con atti alla mano. riceverai a breve mie nuove. Io non mi sottraggo mai al confronto. Spero solo di esserne all’altezza.